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Laghetto di Increa, parte la raccolta firme per pescare (ma con rilascio)
Nel 2011 l’amministrazione guidata dall’allora sindaco Maurizio Ronchi decise di istituire la pesca no-kill nella laghetto del Parco Increa. Oggi, a tre anni di distanza e in piena discussione sul futuro del parco, il consigliere comunale torna sull’argomento: «È stata un’esperienza molto importante, che ebbe anche una funzione di controllo del territorio, perché erano proprio i pescatori ad avvertire le autorità in caso di irregolarità. Superammo grandi scogli da parte degli uffici comunali, ma caduta la giunta gli stessi uffici comandarono al commissario di eliminare il permesso».
È con queste premesse che Lega Nord e la lista civica Per Brugherio hanno annunciato una raccolta firme, che partirà questa mattina al mercato, per istituire la pesca no-kill nel laghetto di Increa. La proposta poi arriverà in Consiglio, con un ordine del giorno che verrà presentato nel mese di novembre. «Abbiamo già il sostegno dell’associazione di pesca brugherese, stiamo parlando di uno sport sano e vivo. Il sindaco e l’assessore hanno sempre detto di essere favorevoli, ora li mettiamo alla prova» sfida Ronchi.
All’interno del lago attualmente, vivono diverse specie di pesci, diversi dei quali però, non dovrebbero essere presenti. Spiega nel dettaglio Enrico Sangalli, ex consigliere comunale del Carroccio: «Chi si attacca al discorso che è il lago è naturale sbaglia, di naturale c’è ben poco. Ci sono varie specie, come il pesce siluro e il pesce gatto, che secondo normative europee sono da eradicare, e all’interno del lago non dovrebbero esserci».
Secondo Sangalli infatti, questi pesci sarebbero dei predatori che si nutrono in particolare delle uova di altri pesci, andando così a compromettere la futura fauna. Un altro problema, aggiunge Sangalli è la presenza di tartarughe, «che oltre ad essere predatori sono anche veicolo di malattie e microbi». Secondo il leghista la pesca andrebbe ripristinata anche come modo per socializzare, e a questo proposito ecco il suo slogan: «Diamo le canne da pesca ai nostri ragazzi per tenerli lontani da altre canne. Sarebbe bello vedere gli anziani che portano i loro nipoti a pescare in sicurezza nelle acque, pure, di Increa».