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Il beato Giovanni Battista Montini a San Bartolomeo, in ginocchio in preghiera davanti alla Madonna del Rosario
Il 24 settembre del 1955 l’arcivescovo Montini visitò Brugherio e cresimò 291 ragazzi. Ecco la cronaca dell’epoca.
Una pagina, tra le più memorande, è stata registrata nella storia della nostra Parrocchia.
Ridire tutto quello che si è provato nello svolgersi delle feste celebrative del 1° Centenario della nostra Chiesa Parrocchiale, non è possibile. È la fede di Brugherio che ha dominato. È stata la dimostrazione di una Fede convinta, illuminata e non semplicemente ereditata.
Nel pomeriggio (del 24 settembre ndr), con grande e spontaneo entusiasmo, i brugheresi hanno accolto l’Arcivescovo di Milano, S. Ecc. Rev.ma mons. Giovanni Battista Montini.
Sono le 16,30 quando i motociclisti che fanno scorta d’onore e le auto che sono al seguito dell’automobile in cui si trova l’Arcivescovo giungono al Bivio (l’incrocio tra viale Lombardia e via Veneto ndr). La Banda intona inni sacri e di gloria, mentre un applauso lungo accoglie la veneranda figura dell’Arcivescovo. Sono a riceverlo, l’Arciprete di Monza, il Parroco (don Giuseppe Camagni ndr), molti sacerdoti. L’Arcivescovo sale su di una macchina scoperta con ai fianchi il Parroco. Lungo il viale Vittorio Veneto, è un continuo battimani che saluta festosamente il passaggio dell’Arcivescovo, il quale si dimostra compiacente con tutti, specie coi piccoli, per i quali ha un sorriso e una carezza.
Davanti la porta della Chiesa, sono ad ossequiare l’Arcivescovo il Sindaco Antonio Meli, il concittadino On. Prof. Vincenzo Sangalli, i componenti la Giunta, diversi consiglieri comunali, altre autorità civili e militari. Circa 300 piccoli, pronti per essere cresimati, sono ordinatamente disposti nel mezzo della Chiesa.
All’ingresso del tempio, la schola cantorum intona l’Ecce Sacerdos magnus. L’Arcivescovo, salito sul pulpito, rivolge ai fedeli la sua paterna parola. Messo in evidenza il fine per cui è stata eretta la chiesa e che la distingue da qualunque altra casa, l’Arcivescovo ha così proseguito: “Essa significa per voi che la frequentate, il luogo della vostra preghiera. Qui si è fatta la vostra vita spirituale, che nata col Battesimo e sviluppata con la Cresima, si è corroborata con gli altri sacramenti. Essa è la casa della vita dell’anima… Voci sono sorte in questi tempi per affermare che la Chiesa non è necessaria. Contro queste voci, fate promessa di essere veramente fedeli, voi che sapete il valore della vostra fede”.
Rivolgendosi ai bambini, che aspettavano di essere cresimati, l’Arcivescovo ha ricordato loro come il Sacramento della Cresima li renda tempio di Dio, e perciò degni del più grande rispetto. Ai padrini e alle madrine ha ricordato il grave compito che ad essi incombe con l’essersi assunta la paternità spirituale dei cresimati.
L’Arcivescovo amministra la S. Cresima, tra i devoti canti di tutta la popolazione, poi imparte la Benedizione Eucaristica.
Prima di benedire la piazza S. Bartolomeo, Mons. Montini, applauditissimo, rivolge da un palco eretto vicino ai gradini della chiesa, parole di congratulazione e di augurio al Parroco e all’Autorità comunale, che, con quella magnifica piazza, hanno resa più maestosa la chiesa parrocchiale. Tra le più vive acclamazioni della folla immensa, vengono accolte le ultime parole dell’Arcivescovo: “Viva Brugherio cattolica!…”.
Commovente il gesto dell’Arcivescovo che, uscendo di chiesa per benedire la piazza, ad un cenno del Parroco che gli additava la nostra bella Madonna del Rosario esposta sotto la navata laterale, si è inginocchiato sul nudo pavimento, e a mani giunte, scandendo bene le parole, ha recitato con profonda devozione l’Ave Maria e la Salve Regina.