Salute
Come prevenire i pidocchi? Quali accorgimenti adottare? I consigli del farmacista
Con l’inizio delle scuole arrivano i fastidiosi e per nulla simpatici “pidocchi”. Il dottor Gianfranco Fallacara, farmacista collaboratore sia presso la Farmacia Comunale 2 di Piazza Togliatti che presso la Farmacia Comunale 1 di Piazza Giovanni, ci aiuterà a capire come si fa prevenzione e quali prodotti utilizzare in particolare per i nostri bambini.
Con l’autunno ricominciano le scuole e si presenta il solito problema dei fastidiosi pidocchi. Ma come si diffondono?
Sì è vero, ma sfatiamo subito un mito, queste infezioni non sono dovute a scarsa igiene, come erroneamente si sostiene, creando anche acredine e tensione tra i genitori se mai, e per fortuna, alla socievolezza del bambino, che entra in contatto con i suoi coetanei.
Come possiamo riconoscerli?
Sono lunghi 2-3 millimetri biancogrigiastri, la bocca è un rosso pungente ed hanno 6 zampe e si nutrono di sangue come le zanzare. All’inizio infestano la porzione del cuoio capelluto dietro le orecchie, poi si espandono alla nuca e poi passano alla parte dietro. In un ciclo di vita di 3 settimane la femmina riesce a deporre 300 uova chiamate lendini che si fissano ai capelli con una specie di uncino. Le lendini si schiudono dopo circa una settimana dando vita alle ninfe che poi diventeranno pidocchi.
Sono portatori di malattie?
No, assolutamente, e non solo, ma non provocano lesioni sul capo e sul collo dovute semmai al grattarsi causato dal prurito. Ecco questa è l’unica cosa che creano, perché i pidocchi rilasciano la saliva che è irritante.
Possono infestare gli animali?
Anche questo è un falso mito perché gli animali domestici non sono una fonte di trasmissione per l’uomo, così come i pidocchi umani non vengono trasmessi agli animali.
Se ci accorgiamo che il nostro bambino ha i pidocchi cosa dobbiamo fare?
Usare shampoo o gel o lozioni o spray a base di permetrina o di malathion lasciandoli agire per 15 minuti, poi si risciacqua. Il trattamento va ripetuto dopo 7-10 giorni affinché le eventuali lendini sopravvissute e schiuse possano essere uccise. Durante questi giorni di intermezzo è utile pettinare più volte al giorno con un pettinino a denti stretti affinché le lendini possano essere eliminate. Ed è una operazione difficile, perché sono lunghe solo 1 millimetro e poi perché si confondono con la normale forfora. L’uso di spruzzi a base di acqua ed aceto ci possono aiutare perché l’aceto scioglie il gancio delle uova al capello. Meglio non abusarne però di queste sostanze chimiche, perché, se usate quotidianamente sfibrano i capelli.
Esistono metodi naturali per combatterli?
Sì, l’uso della schiuma a base di simeticone che soffoca i pidocchi oppure gli oli essenziali di tea tree o di neem o di quassia amara o di un mix di lavanda, menta, rosmarino, timo e cinnamomo. Francamente preferisco consigliare quelli chimici.
Si può prevenire questa fastidiosa e pruriginosa infezione?
Certo innanzitutto lavando federe, cuscini, pettini, sciarpe, fermagli, giochi, asciugamani, con cui è venuto in contatto il bambino disinfettando a 60 gradi in lavatrice oppure lasciandoli all’aria aperta per 48 ore, perché più di una giornata il pidocchio non riesce a sopravvivere lontano dal suo ambiente. È utile che i vari componenti della famiglia si controllino reciprocamente ed è meglio avvisare la scuola, la palestra od il centro ricreativo frequentato. Non è prevista nessuna procedura di disinfezione della casa e gli eventuali disinfettanti ambientali sono del tutto inutili. Ci sono dati discordanti su eventuali lozioni o shampoo preventivi che contengono poi le stesse cose di quelle curative ma ad un più basso dosaggio. Voglio concludere augurando a tutti una buona ripresa delle attività scolastiche e lavorative.