Cultura
Il piacere di fare cultura. Le iniziative del Lucignolo Café
Il Lucignolo Café, il caffè letterario del Quartiere Ovest, si prende una piccola pausa durante la settimana di Pasqua, per poi tornare quella successiva con gli ormai abituali appuntamenti culturali che attirano un nutrito pubblico di affezionati o semplici curiosi.
«Sono molto contento di come stanno andando le cose – commenta Antonio Gentile, gestore del locale e organizzatore delle serate. – Abbiamo creato un piccolo “polmone” di persone che partecipano e ci permettono di andare avanti».
Quali sono stati i momenti che più le sono rimasti impressi in questa stagione?
Un posto speciale va alla serata dedicata a De André, sia per presenza e partecipazione di pubblico, sia perché è una cosa che mi porto dentro fin da ragazzo, ci tenevo molto. “La Buona Novella” è un disco, noi l’abbiamo reso in modo poetico, abbiamo letto i testi, accompagnati dalla musica e dall’esegesi, dalla spiegazione. Non si è trattato di uno spettacolo, quanto di un tributo. Ho invitato anche Don Daniele, della parrocchia di San Carlo: era in prima fila con i testi stampati, ha molto apprezzato la serata. Un’altra partecipazione molto importante è stata quella di Maiorino, il più grande poeta italiano vivente, che è intervenuto a uno degli incontri dedicati alla poesia.
Quali saranno i prossimi appuntamenti?
In questi giorni il Comune sta definendo il programma di BruEstate, al quale parteciperemo, come l’anno scorso, fuori dai nostri spazi, al parco di Villa Fiorita. Stiamo già pensando anche al prossimo BruInverno per la Giornata della Memoria, vorremmo presentare qualcosa di nostro con alcune delle persone che collaborano con noi: Aldo Sangalli, Aldo Colonnello, che è stato direttore di Villa Clerici a Milano, Tiziana De Cecco, Antonietta Locati. Per quanto riguarda le prossime serate sto invece pensando a incontri dedicati a Ungaretti e Pasolini. Mi piacerebbe anche organizzare un concorso dedicato ai giovani, riservato ai racconti.
Come si svolgono le serate del Lucignolo Café?
Le presentazioni sono chiacchierate con gli autori, che vengono a presentare le proprie opere senza manie di grandezza. Il pubblico è chiamato a interagire, fare domande, viene coinvolto. Molto spesso si va a braccio, le serate troppo strutturate sono quelle in cui ci si diverte di meno. Tutto ciò è possibile grazie alle persone che dedicano il proprio tempo al Lucignolo sottraendolo ad altro. Non c’è speculazione, solo il piacere di portare avanti questo progetto. Non c’è altro fine se non quello di fare cultura.