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L’astenia associata alle neoplasie si può combattere. Ne parliamo con il dottor Roberto Galante e la dottoressa Ida Minchella

Salute

L’astenia associata alle neoplasie si può combattere. Ne parliamo con il dottor Roberto Galante e la dottoressa Ida Minchella

Cosa è l’astenia? Come si combatte? La parola al dottor Roberto Galante, farmacista presso La Lampada di Aladino onlus di Brugherio (nella foto) e alla dottoressa Ida Minchella, oncologo presso l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano. 

Cosa è l’astenia?

L’astenia è una sensazione soggettiva, sgradevole e persistente, di stanchezza o esaurimento fisico, psichico ed emotivo, correlata alla malattia neoplastica o ai suoi trattamenti che interferisce con le normali attività quotidiane.

Quanto è frequente?

In una recente ricerca, svolta dall’Università Bocconi di Milano, è emerso che l’astenia è il sintomo più diffuso nei pazienti affetti da neoplasie: il 90,3% dei pazienti intervistati dichiara di soffrire di astenia  quale disturbo più frequente e invalidante.

Quando si manifesta?

L’astenia appare frequentemente prima che sia diagnosticata la malattia, tipicamente aumenta durante la chemio e la radioterapia e persiste dopo il trattamento. Alcuni studi condotti, su pazienti affette da carcinoma  mammario, hanno  evidenziato che questo senso di «perenne affaticamento» può manifestarsi durante le terapie nel  59-96 % delle pazienti e persistere in una percentuale del 19%-38% fino a 5 anni dalla fine della chemioterapia.

Quali sono le cause?

Le cause più frequenti sono: l’anemia, la ridotta attività fisica, lo scarso apporto nu­tri­zio­nale, l’accumulo di sostanze tossiche provocato dall’azione dei chemioterapici o dalla crescita del tumore, la depressione, la mancanza di un adeguato riposo ed i disturbi del sonno che contribuiscono ad aggravare la sensazione di affaticamento fisico e mentale.

Ci sono farmaci efficaci?

Studi condotti con antidepressivi e progestinici non hanno dimostrato attività di questi farmaci nel trattamento dell’astenia per cui, attualmente, non ci sono trattamenti farmacologici specificatamente indicati ad eccezione dell’eritropoietina per l’astenia correlata  all’anemia.

Esistono prodotti naturali efficaci? 

Risultati molto promettenti sono stati ottenuti con il Ginseng (panax quinquefolius)  che in uno studio americano condotto su 282 pazienti ha dimostrato di ridurre significativamente l’astenia senza mostrare effetti collaterali. Al momento non ci sono evidenze scientifiche per altri prodotti naturali quali Eleuterococco e Rhodelia, spesso impiegate dai pazienti per il controllo dell’astenia.

A chi chiedere consigli?

Troppo spesso i pazienti oncologici utilizzano prodotti naturali in assenza di sufficienti informazioni di provata efficacia e sicurezza, senza consultare il proprio oncologo: non bisogna, però, affidarsi al “fai da te” ma parlare con il proprio specialista che potrà consigliare sostanze sicure, efficaci e che non interferiscano con le terapie oncologiche in corso.

Presso l’associazione La Lampada di Aladino onlus è disponibile uno sportello informativo che ha l’obiettivo di mettere a disposizione di pazienti e famigliari, personale qualificato per dare informazioni e chiarimenti circa le terapie di supporto .

 

 

 

 

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