Comune
No alla violenza sulle donne, diverse le iniziative in città che si snoderanno dal 22 al 25 novembre. Il sindaco Marco Troiano: «Parliamo di un fenomeno che purtroppo riguarda anche la nostra città»
Un telo rosso per dire no alla violenza sulle donne. Con questo simbolo, si è aperta, martedì 12 novembre alle ore 11,30, la conferenza stampa presso il Comune di Brugherio per presentare il programma delle iniziative promosse dall’assessorato Pari Opportunità in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, fissata dall’assemblea generale dell’Onu per il 25 novembre.
Da qui poi è partito l’invito rivolto ai brugheresi di appendere un telo rosso alle finestre delle case e sui luoghi simbolo della città per dire no alla violenza di genere. Tanti e vari gli eventi che si snoderanno dal 22 al 25 novembre a Brugherio, organizzati in collaborazione con gli assessorati alle Politiche sociali, Giovani e Sport, Politiche culturali, Politiche educative e Sviluppo del territorio, eventi che sono in linea con le iniziative che rientrano nell’ambito territoriale Monza, Brugherio, Villasanta. Presenti alla conferenza il sindaco Marco Troiano, l’assessore alle Pari Opportunità Miriam Perego e la dirigente del Settore Servizi alla Persona e coordinatrice della Rete Artemide (antiviolenza) Valeria Borgese.
«Non è la prima volta che a Brugherio si insiste e si mette al centro dell’attenzione il tema e la sensibilizzazione contro la violenza sulle donne – ha esordito il sindaco Marco Troiano – mi sembra importante, e voglio rimarcarlo nel ringraziare chi ha lavorato per la definizione del programma, che è la prima volta che lo si fa in maniera così completa, cercando di coinvolgere la città nel suo complesso: dai cittadini, alle scuole, alle associazioni, alle società sportive. Tante sono state le iniziative proposte in questi anni ma è la prima volta che il programma è così organico e cerca di coinvolgere in una maniera trasversale non solo i settori interni all’amministrazione ma in maniera trasversale anche la città. Questa sensibilizzazione – ha detto il primo cittadino – non deve essere l’evento di un giorno ma deve aprire la strada ad una serie di appuntamenti che coinvolgano i cittadini a partire dall’invito che noi facciamo di appendere dei teli rossi al di fuori delle finestre di casa per dire no alla violenza sulle donne. Parliamo di un fenomeno che ha dei numeri importanti, però occorre andare al di là dei numeri per capire cosa c’è dietro a questo fenomeno così complesso e grave. Parliamo di un fenomeno – ha sottolineato Troiano – che purtroppo riguarda anche la nostra città per alcune situazioni che sono note e per altre che sono meno note che però coinvolgono le donne di questa città. Dentro a questo ricco programma che presentiamo c’è una chiave di lettura nuova e originale che ci porta a fermarci e valutare un aspetto della realtà che fino ad ora è stato poco esaminato: ci si concentra sempre sulla donna che subisce violenza e non si ragiona sul perché questo avviene. È bene che su questo problema non cali il silenzio e che si affronti un percorso che inizia in questa direzione. Spero che la città sappia cogliere il messaggio che vogliamo lanciare».
L’assessore alle Pari Opportunità Miriam Perego ha sottolineato «come già a partire dal mese di giugno di quest’anno (momento in cui ha presso le redini dell’assessorato ai Servizi sociali) sono stati già tre i casi segnalati di violenza nei confronti di donne in città, questo grazie anche alla collaborazione con il Comando dei Carabinieri brugheresi» e dunque secondo l’assessore è «importante coinvolgere soprattutto i giovani in questo percorso e i settori a loro più vicini come lo sport, la cultura. La nostra idea – ha continuato Miriam Perego – è quella di ribaltare lo stereotipo della donna vittima e guardare il fenomeno della violenza da un punto di vista nuovo che è quello che interroga l’essere maschi oggi e soprattutto le relazioni tra femminile e maschile nelle società di oggi, in continuo mutamento. Noi vorremmo intraprendere un percorso specifico rivolto sia alle donne che agli uomini su questo tema per formare e informare i cittadini sul fenomeno della violenza sulle donne».
La dirigente del Settore Servizi alla Persona e coordinatrice della Rete Artemide (antiviolenza) Valeria Borgese ha parlato dell’importanza di «fare rete, tra le diverse associazioni, nel gestire le tematiche relative alla violenza sulle donne. Il problema della violenza sulle donne non è un problema delle donne – ha ribadito – ma un problema degli uomini; è un problema di crescita di consapevolezza che devono fare molti uomini nella nostra società. La violenza contro le donne e i femminicidi – ha aggiunto la dirigente – sono più frequenti in proporzione al numero di popolazione esistente nelle regioni rispetto all’Italia ma nei paesi rispetto ad esempio all’Europa in cui la posizione delle donne è più avanzata. Sono più frequenti in Svezia che non in Italia; sono più frequenti nell’Italia del nord che non nell’Italia del sud». Valeria Borgese ha poi indicato quale potrebbe essere il percorso che una donna che ha subito violenza potrebbe fare per denunciare la violenza subita: «Alle donne si deve dire che esiste la rete antiviolenza Artemide; se si rivolgono ai Carabinieri, piuttosto che ai Consultori, piuttosto che ai Comuni potranno entrare in contatto con questa rete che le orienterà ai servizi di riferimento che possono prendere in carico la loro situazione».
Artemide, la rete antiviolenza donne
Una donna che subisce violenza in ambito familiare ha l’assoluto bisogno di essere supportata dal primo momento in cui chiede aiuto e accompagnata durante tutte le fasi necessarie per affrontare la situazione. Artemide, Rete Antiviolenza Donne, è il progetto nato proprio per garantire che i servizi e le istituzioni operino in rete tra loro agendo in modo tempestivo e coordinato riconoscendo la specificità di ogni situazione. Rivolgersi ad uno dei servizi o istituzioni della rete significa avere la professionalità e l’aiuto di tutti. Fanno parte della Rete: il Comune di Monza, in qualità di ente capofila del progetto con i Comuni di Brugherio e Villasanta, la Procura della Repubblica di Monza, la Prefettura di Monza e Brianza, la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri, i comuni dell’Ambito di Carate, Desio, Seregno e Vimercate, l’Asl Monza e Brianza, la Provincia Monza e Brianza, le Aziende Ospedaliere di Monza, Vimercate e Desio, il C.A.DO.M. , cooperativa Novo Millennio.
Per informazioni e richieste ci si può rivolgere al Segretariato Sociale Professionale:
a Monza presso i Centri Civici Via Lecco n° 12 – lunedì – martedì – giovedì – venerdì dalle 9,30 alle 12,30 telefono 039/23.74.404; via D’Annunzio 35 – mercoledì dalle 9,30 alle 12,30. telefono 039/23.74.338
a Brugherio presso i Servizi Sociali in Comune via De Gasperi , 3 – mercoledì dalle ore 9 alle 12,30 dalle ore 16,30 alle 18,30 Tel. 039 28.93.287
a Villasanta presso i Servizi Sociali in Comune p.zza Martiri della Libertà 7 – lunedì e mercoledì 9 – 12/ giovedì 16 – 17,30 Tel. 039 23754.237 – 039 23754.236 / 235
Per informazioni sul progetto e indirizzi di tutti gli enti/istituzioni della Rete: www.ambitodimonza.it
Programma
Dal 22 al 25 novembre “Te lo dice un telo rosso” un invito a tutti i brugheresi di appendere un telo rosso alle finestre delle case e sui luoghi simbolo della città per dire no alla violenza di genere. Iniziativa in collaborazione con la Biblioteca civica, IncontraGiovani, Distretto del Commercio di Brugherio e associazioni sportive cittadine.
Sabato 23 novembre ore 15 presso la Galleria esposizioni Biblioteca civica, “Put Yourself in my shoes” inaugurazione della mostra d’arte collettiva che resterà aperta fino al 1 dicembre: da lunedì a sabato 10-12 e 15-18; domenica: 10-13 e 15-18; chiusa lunedì pomeriggio e giovedì mattina.
Sabato 23 novembre ore 16 presso la sala del Consiglio comunale incontro pubblico “Uomini violenti” riflessione sulla violenza di genere a partire dal maschile. Presenti il sindaco Marco Troiano; il comandante dei Carabinieri di Brugherio, Paolo Simula; Maria Luisa Carta, presidente Cadom e Katia Tiziani, coordinatrice Casa Jobel. Relatori Carmen Leccardi, docente di sociologia della cultura, Università degli Studi di Milano Bicocca; Alessio Miceli, associazione Maschile Plurale; Paolo Giulini, docente di criminologia, Università del Sacro Cuore di Milano; Emilia De Biasi, senatrice; Valeria Borgese, dirigente del Settore Servizi alla Persona e coordinatrice della Rete Artemide. Modera Miriam Perego assessore alle Politiche sociali e Pari Opportunità del Comune di Brugherio.