Cronaca
La truffa corre via email: padre Fumagalli è in pericolo? «È una balla, non mollate un ghello!»
Firmato: padre Zè. Vale a dire padre Giuseppe Fumagalli.
La lettera è stata inviata a tutti i contatti dell’indirizzario email del missionario e a prima vista appariva come un vero e proprio appello. “Non ho più il cellulare”, scriveva l’autore. E poi: “Ho appena effettuato un viaggio in Costa D’Avorio e più precisamente a Abidjan per dei motivi personali”.
Da qui la richiesta di comunicare solo via email e di “un aiuto finanziario, solo un prestito che ti rimborserò non appena sarò di ritorno dal mio viaggio”.
Una richiesta di aiuto in piena regola. Peccato che l’autore non fosse per nulla padre Fumagalli. Ma un truffatore che deve conoscere bene il sacerdote, tanto da firmare con il suo nomignolo, “padre Zè”.
Un dettaglio che ha reso credibile la missiva agli occhi di diverse persone, allarmandole. Altro dettaglio: il messaggio proveniva da un vecchio indirizzo reale di padre Fumagalli, nel quale il delinquente informatico è riuscito ad in trufolarsi.
Ci ha pensato lo stesso missionario, a poche ore di distanza, a smentire il tutto.
“Carissimi – ha scritto sempre via mail ma questa volta dal suo indirizzo attuale -, ringrazio quanti mi hanno tempestivamente contattato per segnalarmi strani messaggi. Appunto STRANI, è una BALLA: qualcuno si è impossessato del mio indirizzo e ha cercato di gabbarvi! È già successo a me più volte in questi tempi con indirizzi di altra gente, e sempre per spillare denaro. NON MOLLATE UN GHELLO! Io sto benissimo, sono qui a Suzana e va tutto bene: addirittura si è rimesso a piovere!”.
Sembra che grazie alla tempestività dell’email di smentita nessuno sia caduto nel tranello, fortunatamente. E padre Fumagalli ne ha approfittato per sperimentare l’attaccamento dei tanti amici che, credendolo in stato di necessità, l’hanno prontamente contattato. Pronti ad aiutarlo.
Se qualcuno volesse davvero aiutare la missione di Suzana dove opera da oltre 40 anni il missionario brugherese, può farlo acquistando i calendari della Lega ciclistica (disponibili da Teruzzi in via Cazzaniga, dal parrucchiere Nando in via Italia, all’edicola accanto alla scuola Kennedy). Il ricavato della vendita andrà direttamente nelle mani del sacerdote.