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Compie 110 anni l’asilo fondato dal re e dedicato a Umberto I e Margherita
L’asilo Umberto I e Margherita di Brugherio spegne 110 candeline. Un anniversario di fondazione davvero significativo che verrà celebrato il 27 ottobre. L’istituzione, oggi eretta in forma di ente morale con riconoscimento regionale, rappresenta per la città di Brugherio una realtà consolidata e viva alla quale le famiglie da generazioni fanno riferimento per la cura dei piccoli dai 3 ai 5 anni. La scuola materna è stata fondata nel 1903 per la generosa disponibilità dei regnanti di allora, che a Monza avevano posto la loro reggia.
Nel tempo l’istituzione cittadina è fiorita grazie a diversi benefattori ed oggi è in grado di accogliere 150 bambini con 9 insegnanti; la scuola materna dà lavoro ad una ventina di persone e si sostiene sia con erogazioni annuali del Comune, sia attraverso i fondi previsti dalla legislazione nazionale del settore scuola nonché con i contributi diretti delle famiglie.
«Festeggiamo questi 110 anni – sottolinea l’attuale direttrice della materna Umberto I e Margherita, Luigia Cairoli – come una celebrazione ma sentendoci parte di questa storia. Se oggi noi siamo qui, come corpo docente, come amministratori e come genitori è grazie a questa storia iniziata 110 anni fa fatta di gente generosa che ha messo a disposizione terreno, soldi e tempo e poi si è costruito e noi ci sentiamo proprio di fare questa festa per ringraziare tutti coloro che hanno creduto in questo importante progetto educativo ma soprattutto perché siamo parte di una storia che si sta ancora costruendo».
Un’istituzione, quella di via De Gasperi 41, che nel tempo ha cresciuto generazioni e generazioni e che oggi ha ancora molto da dire e da fare come ci spiega la direttrice Cairoli: «Obiettivo della nostra scuola è quello di introdurre il bambino nella realtà che lo circonda fino alla scoperta del suo significato. Un’avventura che porta a guardare a quello che ci circonda con curiosità; quella curiosità che costruisce, che vuole conoscere e che porta ad una conoscenza sempre più grande di quello che sta attorno a noi. Parliamo di una scuola cristiana cattolica e quindi il significato ultimo, descritto nel nostro progetto educativo, è Gesù “che è via, verità e vita”. Il nostro progetto educativo – continua la direttrice – poggia sull’esperienza cristiana cattolica! Noi accogliamo i bambini i cui genitori fanno qualsiasi esperienza: di altre dottrine religiose o nessuna esperienza spirituale e religiosa ma sanno che la nostra proposta è ben chiara e si basa sul progetto cristiano cattolico. Un altro punto di forza della nostra scuola è quello di riconoscere la capacità che un bambino ha di pensare e di ragionare. Per noi il bambino non è una scatola bella, vuota che noi poi riempiamo di informazioni ma è una persona dalla quale noi desideriamo che emergano delle ricchezze che il bambino ha dentro e poi c’è l’insegnante che deve guidare e incanalare le ricchezze di ognuno. Ed è per questo motivo che nella nostra attività didattica non proponiamo ai bambini delle schede preconfezionate ma vogliamo che il bambino si appassioni per le esperienze che noi proponiamo e presentiamo. Abbiamo sei classi e in ogni classe c’è un insegnante perché ci sembra che per bambini così piccoli sia importante avere una figura di riferimento; poi ogni due classi c’è un’insegnante aggiunta per lo svolgimento di altre attività della scuola».
Certamente la materna Umberto I e Margherita si è evoluta nel tempo cercando di offrire ai bambini e alle famiglie delle proposte formative al passo con i tempi ma non dimenticando i principi che sono i pilastri veri e propri su cui si basa la scuola, come ci conferma Luigia Cairoli: «I bambini per grazia sono sempre uguali! Quando nascono hanno sempre gli stessi bisogni di essere accolti e di riconoscere di appartenere innanzitutto ai genitori ma poi anche, facendo riferimento alla scuola, all’insegnante e al gruppo classe. È vero che la società oggi rende tutti molto frenetici, compresi i genitori e di conseguenza i bambini e quindi se i bambini sono cambiati lo vedo sotto questo aspetto: bambini meno abituati a conoscere ma fermi sul saper fare “io so”. Un conto è sapere e un conto è conoscere…noi desideriamo invece arrivare a permettere che il bambino conosca. Oggi – aggiunge la direttrice – bambini con una ricchezza di vocabolario non ci sono perché oggi non si dà importanza a questo. Il lavoro che io cerco di fare con le insegnanti è proprio quello di aiutare i bambini a fermarsi sulle cose: a guardarle, a scoprirle ed è il primo lavoro importante. Oggi i piccoli sanno usare il computer ma non sanno mangiare da soli perché abituati in casa ad essere aiutati…paradossalmente oggi ci troviamo a fare un lavoro inverso e quello che prima si faceva in famiglia oggi non viene fatto più e non lo si ritiene importante come imparare a usare il computer; certamente è una ricchezza saper usare un computer ma non è la sola. È chiaro, non voglio generalizzare, ma oggi credo siano questi i punti un po’ nevralgici sui quali è necessario che la scuola e le insegnanti pongano l’attenzione; attenzione che è quella che cerchiamo di avere per i nostri bimbi che frequentano la nostra scuola».
Il programma dei festeggiamenti
Per celebrare i 110 anni di operatività sul territorio, la scuola materna Umberto I e Margherita con il patrocinio della Comunità pastorale Epifania del Signore, il Comune di Brugherio, la Provincia di Monza Brianza e il Credito cooperativo di Carugate, ha preparato un serie di momenti aperti alla cittadinanza, per ricordare quanti hanno permesso il raggiungimenti di questo importante traguardo.
Venerdì 25 ottobre, presso l’Auditorium Brugherio in via San Giovanni Bosco 29 alle ore 21, ci sarà un incontro pubblico dal titolo “Libertà di educazione e laicità dello Stato” organizzato congiuntamente dai tre asili di Brugherio: asilo infantile Umberto I e Margherita, la scuola dell’infanzia Maria Ausiliatrice e la scuola dell’infanzia San Luigi. Interverranno il sindaco di Brugherio Marco Troiano; Giorgio Paolucci, caporedattore di Avvenire e Monsignor Pierantonio Tremolada, vicario episcopale dell’arcidiocesi di Milano.
Domenica 27 nella chiesa parrocchiale San Bartolomeo Santa Messa di ringraziamento alle ore 11,30 e nel corso del pomeriggio presso l’asilo infantile di via De Gasperi 41 a partire dalle ore 14,30 l’avvio ai festeggiamenti con alcune iniziative aperte ai bambini e genitori: ore 14,30 saluto delle autorità con la presenza del sindaco Marco Troiano e dell’assessore all’istruzione; in quell’occasione ci sarà un momento di riflessione e ricordo dedicato alla figura del presidente Alessandro Carcano con l’intitolazione di una sala a ringraziamento della sua presenza e del suo impegno per l’asilo; ore 14,45 spettacolo musicale per bambini e genitori; ore 15,30 ancora “In ricordo del presidente Alessandro Carcano” ed infine alle ore 15,45 spettacolo teatrale organizzato dalle mamme dell’asilo.