Cultura
Il duo Draetta-Gan a Moncucco. Terza tappa di “Piccole Chiese”
Domenica 6 ottobre alle ore 16 il tempietto di San Lucio a Moncucco ospita il terzo appuntamento della rassegna itinerante “Piccole Chiese e Dintorni”.
Protagonisti del concerto due giovani musicisti che si sono conosciuti grazie alla scuola di musica Luigi Piseri: Simone Draetta al violino e Christopher Gan al pianoforte. Entrambi suonano da molti anni: Draetta è un allievo del maestro Sacco e Gan, diplomato nel 2011 e attualmente iscritto al Conservatorio di Bergamo, segue il corso di improvvisazione con l’ensemble jazz della scuola.
Com’è nata la vostra collaborazione?
Draetta: Ci siamo conosciuti tramite la scuola: ogni anno gli studenti più avanzati vengono fatti esibire in saggi e concerti e viene data la possibilità di suonare insieme. Ci siamo già esibiti insieme in altre occasioni, ma mai in un concerto intero solo noi due.
Gan: Abbiamo suonato lo scorso maggio in sala consiliare.
Come sono stati scelti i brani del concerto?
Draetta: Partendo dal presupposto che la colonna portante, il filo conduttore del concerto sarebbe stato il duo violino-pianoforte nella forma più caratteristica, la sonata. Abbiamo deciso di interpretare tre maestri in assoluto della sonata e abbiamo scelto tre sonate che esprimano in qualche modo anche lo sviluppo di questa forma musicale nel corso dell’800. Questi tre capolavori esemplificano molto bene le peculiarità dei tre autori.
Gan: Sono pezzi molto diversi l’uno dall’altro: quello di Mozart è un pezzo molto brillante, non molto difficile tecnicamente, ma bisogna suonarlo in maniera molto espressiva; il brano di Beethoven è più complesso, una via di mezzo fra Mozart e Brahms, molto raffinato ed elegante; il terzo pezzo, quello di Brahms, è più difficile sia tecnicamente che come interpretazione. Il primo tempo è molto vario, con punti infuocati, altri riflessivi, molti contrasti. Il quarto tempo è molto difficile tecnicamente, un continuo botta e risposta. Il secondo tempo è più classico, il terzo molto interessante, uno scherzo.
Vi siete già esibiti in luoghi simili? C’è differenza fra suonare in un auditorium moderno e in un edificio antico?
Draetta: Mi sono già esibito più volte in luoghi storici, sia a Brugherio che in altri posti. Ci sono ovviamente differenze abissali dal punto di visto acustico. Al tempietto ho già suonato, per la sua conformazione architettonica l’acustica presenta un riverbero che però non diventa rimbombo, può anzi valorizzare una formazione piccola come il duo. Sicuramente è un bel posto dove esibirsi.
Gan: Anch’io mi sono già esibito anni fa in questa chiesa, a 12 anni con pezzi di Casella, e mi sono trovato bene come acustica.