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Arrestato e processato stalker. Colto in flagrante a San Damiano

Cronaca

Arrestato e processato stalker. Colto in flagrante a San Damiano

Immagine di archivio dei Carabinieri di Brugherio. Foto di Raffaele Centonze.

Un caso di stalking nel quale la vittima è una donna brugherese si è risolto con l’arresto del molestatore.La vicenda, come spesso succede in questi casi, ha inizio quando una coppia pone fine alla propria relazione. L’uomo, non residente in città, comincia a tempestare la ex compagna di telefonate, si apposta sotto casa sua, la segue sul posto di lavoro, danneggia la sua auto.

La donna si rivolge allora ai carabinieri e percorre la via amministrativa: l’uomo riceve quindi un ammonimento da parte del questore. Le molestie, però, riprendono a fine agosto con decine di telefonate anonime e l’invio di due lettere, sempre anonime, nelle quali la vittima viene ritratta in un fotomontaggio pornografico riportante nome, cognome e indirizzo. I carabinieri le suggeriscono allora di installare  sul cellurale un’applicazione che permette di visualizzare i numeri di telefono anche in caso di chiamate anonime e scoprono così che molte telefonate sono effettuate da cabine di Brugherio. E proprio grazie a questo accorgimento il 14 settembre i carabinieri, allertati dalla donna, riescono ad arrestare l’uomo mentre la chiama dalla cabina di San Damiano.

Il processo si svolge lunedì 16 settembre: la difesa sceglie il giudizio abbreviato subordinato all’audizione della’attuale compagna dell’uomo, che dovrebbe garantire per lui. La documentazione fornita al giudice dai carabinieri contiene però un’informativa dalla quale risulta che la donna chiamata a testimoniare in suo favore ha sporto querela contro di lui nel 2012 proprio per stalking. Il pm contesta la querela e la donna, posta di fronte all’evidenza e in seguito al richiamo del giudice sulle conseguenze legali della falsa testimonianza, non può che ammettere di essere a sua volta stata molestata dal compagno al termine di una precedente relazione.

L’uomo tenta di giustificare il proprio comportamento affermando che la ex compagna gli deve del denaro in seguito a un prestito non restituito, anche se nel corso delle telefonate e nei messaggi non vengono mai menzionati motivi economici.

Il processo è quindi rinviato e contro il molestatore viene emesso un divieto di avvicinamento alla parte offesa.

I carabinieri invitano chi si trovi in circostanze simili a rivolgersi senza timore alle forze dell’ordine per essere aiutati e non dovere affrontare da soli una situazione che spesso di trasforma in un incubo per chi ne è vittima.

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