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Endurance al volante del go-kart. Il Gp di Davide Balbo dura 24 ore
Alzi la mano chi conosce un pilota di kart che fa gare di “endurance”, gare di 12 o addirittura 24 ore. Anche Brugherio ha il suo pilota, Davide Balbo, geometra 34enne con la passione per questo tipo di gare.
Non sono macchinine i kart, ma mezzi compatti in grado di toccare punte di 100 km/h, sollevati solamente tre centimetri da terra.
Per Balbo è una passione, «lo faccio per divertimento» dice, ma nonostante il livello sia ancora amatoriale, con il suo team “Semcom-Mokart” affronta gare di livello internazionale. Ultima fatica del brugherese e dei suoi compagni è stata la 24 ore di Lignano Sabbiadoro del 6-7 luglio.
«Ci siamo classificati quarti su 24, a soli 10 secondi dal terzo, che per una gara di 24 ore è un nulla» racconta con rammarico.
L’attrazione per le piste inizia in gioventù, con le storiche macchinine a pedali di don Mario Longo, ma la sua prima volta con un kart è nel 2000, quando partecipa a una gara in un team organizzato dalla Gazzetta dello Sport. «Ho iniziato per fortuna – ammette – Ho visto il tagliando sulla Gazzetta, l’ho inviato e sono stato estratto per partecipare. Poi ho iniziato a girare nelle piste al coperto con kart a noleggio, e ho iniziato ad appassionarmi sempre di più». Le prima gare endurance le fa nel 2007, e subito dopo mette su con un gruppo di amici il suo primo team, con cui corre fino al 2008. «In quegli anni ho iniziato a farmi notare e nei 2 anni successivi ho corso in varie squadre. Mi chiamavano per esigenza, capitava di ricevere la chiamata il giorno prima, ma era l’unico modo per correre» ricorda così le prime esperienze.
Nel 2010 poi, arriva l’occasione di entrare nel team attuale, che «è innanzitutto una compagnia di amici – dice il geometra-pilota –. Siamo autofinanziati e non abbiamo alcun ritorno economico. Lo facciamo per divertimento».
Le gare di endurance si svolgono quasi come i veri e propri Gran Premi che siamo abituati a vedere in tv: prove libere, qualifiche e gara.
Partita la corsa, ogni 45 minuti il team fa cambio di pilota. Differenza, non di poco conto, è che i team non sono proprietari dei mezzi con cui gareggiano: una volta iscritti l’organizzazione fornisce loro, a sorteggio, un kart con caratteristiche uguali per tutti i partecipanti.
E non sono solo a livello nazionale le gare a cui partecipano Balbo e i suoi colleghi. In questo week end infatti, il team è impegnato a Braga (Portogallo) in un’altra gara da 24 ore. A giugno sono stati gli unici italiani che hanno partecipato alla 24h di Le Mans per kart ottenendo un onorevole terzo posto.
«Sono contento e felice di quello che faccio, il bello di queste gare è che ci si può confrontare con gente che corre per lavoro. Essere arrivati a questo punto è tanta roba» conclude con orgoglio.