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Dondolo cade dal quarto piano e sfonda l’auto. «Grande spavento, il palo si è conficcato nel cruscotto»

Cronaca

Dondolo cade dal quarto piano e sfonda l’auto. «Grande spavento, il palo si è conficcato nel cruscotto»

L’auto colpita dal dondolo caduto dal quarto piano del palazzo

Svoltare in via don Mazzolari e vedersi sfondare il parabrezza da un dondolo non è cosa di tutti i giorni. Se poi il dondolo in questione è in caduta dal quarto piano del palazzo accanto, allora la vicenda è davvero ai confini dell’incredibile.

Una potenziale tragedia, fortunatamente risoltasi solo con un grande spavento e una storia da raccontare.

È accaduto a Salvatore Fatuzzo, 36 anni, brugherese. «Martedì 25 nel primo pomeriggio – ricorda – ero in macchina con mia moglie e nostro figlio di 8 mesi. Io al volante, lei sul sedile dietro, il piccolo nell’ovetto sul sedile del passeggero. Abbiamo lasciato il bimbo da mia mamma, in via Manin, e appena 200 metri dopo, dopo aver svoltato in via don Mazzolari, ho sentito uno schianto e visto il parabrezza andare in mille pezzi».

Il parabrezza e il cruscotto sfondati dal palo del dondolo

Il primo pensiero, spiega, è stato che qualcuno si fosse buttato da un balcone. Fortunatamente non è andata così.

Si è trattato di un dondolo trascinato dal vento oltre la ringhiera del balcone del quarto piano e piombato sull’auto.

«Mi sono trovato invaso dalle schegge del vetro, ma fortunatamente indossavo la cintura quindi i danni fisici sono stati limitati: uno strappo alla schiena e della polvere di vetro negli occhi, curata poi con una pomata. Cose che si risolvono con 15 giorni di riposo. Mia moglie seduta dietro non ha riportato ferite e per fortuna mio figlio non era nell’ovetto…».

Già, perché il dondolo ha sfondato il parabrezza entrando parzialmente nell’abitacolo e conficcandosi nel cruscotto.

Il parabrezza e il cruscotto sfondati dal palo del dondolo

«Nella sfortuna – riassume Fatuzzo – siamo stati fortunati: in primo luogo perché se fossi stato più avanti di mezzo metro, il palo del dondolo mi avrebbe colpito in pieno. Poi perché il bambino non era in auto. E infine perché i proprietari del dondolo sono persone per bene, si sono scusati, erano spaventati come noi, hanno raccontato che il vento ha trascinato via la struttura proprio mentre la stavano montando. La loro abitazione è assicurata, quindi non dovrebbero esserci problemi per coprire i 10mila euro di danni che ha subito l’auto».

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