Salute
Mal di schiena, quali le cause e cosa occorre fare per combatterlo. Manuela Beltrame insegnante di scienze motorie offre utili consigli
Manuela Beltrame, insegnante di scienze motorie, responsabile e direttore tecnico presso il Centro Olimpia Comunale di Brugherio, offre degli utili consigli per chi soffre di mal di schiena. Cosa occorre fare?
Diverse persone soffrono di mal di schiena. Spesso i dolori alla schiena, se non dipendono da vere e proprie patologie, possono derivare da cattive posizioni che si assumono durante la giornata in particolare a scuola o al lavoro. Fare attività fisica può alleviare in qualche modo i dolori alla schiena?
Il mal di schiena colpisce almeno una volta nella vita circa l’80 % delle persone, con diverse sintomatologie e diverse cause. Purtroppo questa sintomatologia peggiora la qualità della vita di moltissime persone, rappresentando spesso un fastidio col quale si è costretti a convivere o addirittura un limite per lo svolgimento delle attività quotidiane. La quotidianità è proprio il punto sul quale è possibile intervenire per alleviare o prevenire questo disturbo perciò è indispensabile adottare alcuni “accorgimenti posturali” nei movimenti e nelle azioni che si compiono ogni giorno. L’attività fisica è ai primi posti per prevenire o combattere il mal di schiena infatti fare attività fisica migliora la condizione dei muscoli rendendoli più forti, elastici e scattanti, quindi maggiormente in grado di fare il loro lavoro insieme alla colonna vertebrale.
Ci sono degli sport che possono essere consigliati alle persone che soffrono di dolori alla schiena?
Sono consigliati tutti gli sport a bassa intensità e a lunga durata, come camminare, pedalare o nuotare per 30-40 minuti 2-3 volte alla settimana. Esistono poi discipline più specifiche come la Ginnastica Posturale, il Pilates, lo Stretching dove, correttamente seguiti dall’ istruttore, si svolgono esercizi propriocettivi e di allungamento ed altri di rinforzo muscolare e mobilizzazione articolare seguendo protocolli specifici per ogni specifico problema per alleviare ed evitare dolori nelle zone maggiormente sottoposte a pressione.
Quali consigli si possono dare ai più giovani che incominciano ad avvertire i primi dolori alla schiena e quali consigli invece possono essere dati alle persone di una certa età?
Possiamo considerare il mal di schiena dei giovani un primo stadio che necessita quindi di un livello di prevenzione primaria comune per tutti i tipi di lombalgia che è basato sull’acquisizione delle corrette abitudini di vita. In questo modo si combatte il mal di schiena prima della sua comparsa o prima che il dolore si accentui inevitabilmente.
Per le persone di una certa età parliamo invece di prevenzione secondaria che si fonda su un intervento rieducativo che coinvolge molte figure professionali come medici, terapisti della riabilitazione e laureati in scienze motorie. Con tali interventi si cerca da un lato di ristabilire le condizioni precedenti alla comparsa del dolore acuto e dall’altro di allontanare il rischio di eventuali recidive tramite un programma educativo-riabilitativo.
Essere sovrappeso certamente non favorisce la scomparsa dei dolori. Oltre alla necessità di perdere qualche chilo, quali suggerimenti possiamo dare a coloro che si trovano in queste condizioni?
L’indicazione è di intraprendere un percorso di attività motoria finalizzata alla prevenzione e alla cura del mal di schiena ma che nello stesso tempo consenta il raggiungimento del peso corporeo adeguato attraverso un programma di attività aerobiche (camminata, ciclismo, nuoto ecc.) regolare e costante. Inoltre è indispensabile associare un’alimentazione corretta, il più possibile variata e bilanciata, per poter migliorare la qualità dell’impalcatura che sorregge la colonna vertebrale. il sovrappeso e l’obesità, infatti, non solo esercitano una pressione maggiore sul disco intervertebrale, ma spesso obbligano anche il corpo a un’innaturale inclinazione in avanti nel tentativo di contrastare il peso collocato, ad esempio, a livello dell’addome. Per questo motivo è opportuno agire preventivamente seguendo un corretto stile di vita per “guadagnarsi” una schiena forte e in salute.
Al Centro Olimpia ci sono dei corsi mirati per persone con particolari disturbi di postura?
Certamente, il Centro propone diversi corsi per coloro che soffrono di queste problematiche. Nella programmazione sono presenti corsi di Ginnastica Posturale, di Pilates, di Stretching dei Meridiani, di Ginnastica Dolce e di Fit-Walking in diverse fasce orarie e in diversi giorni della settimana. Questi corsi hanno come obiettivo principale la diminuizione dell’eccesso di tensione, che a lungo andare si traduce in una contrattura muscolare permanente che è causa di dolore alla bassa schiena. La riduzione della tensione associata a opportune tecniche di rilassamento e ad esercizi specifici di rafforzamento ed allungamento muscolare, contribuiscono a far riacquisire l’elasticità perduta alla muscolatura e grazie alla liberazione di endorfine, al miglioramento dell’umore aumentando il senso di benessere e riducendo al tempo stesso la percezione del dolore. Per ulteriori info potete consultare il nostro sito www.centro-olimpia-brugherio.it
I consigli dell’esperta…
Il mal di schiena può insorgere per cause estremamente diverse tra loro. Qualunque sia l’entità e la frequenza del disturbo, il mal di schiena deve essere considerato come un segnale che il corpo invia per indicare che qualcosa a livello della colonna vertebrale non funziona correttamente. A volte basta veramente poco per prevenire il mal di schiena. Nella maggior parte dei casi sono sufficienti 10 minuti di esercizi al giorno per migliorare significativamente la salute della propria colonna vertebrale. Altre volte la semplice eliminazione dei fattori di rischio (obesità, stress, fumo, postura scorretta) consente di risolvere il problema alla radice. L’ideale sarebbe praticare un’attività fisica costante e compatibile con la propria situazione dato che molto spesso il mal di schiena è dovuto all’ipotonia e alla mancanza di elasticità dei muscoli addominali e lombari, un loro ulteriore indebolimento predisporrebbe la persona a nuovi dolori anche per traumi di minore entità.