Politica
La proposta Troiano: riapriamo la piscina con il vecchio gestore. Campi e bar alle associazioni
Chiamare nuovamente in gioco Sport Management, separare la gestione della piscina dal bar e dai campi, ricorrere al Project financing.
È la ricetta di Marco Troiano «per riaprire il centro sportivo in pochi mesi e nello stesso tempo mettere in atto un programma di miglioramento della struttura». Il progetto, sostiene il candidato sindaco di centrosinistra, è realizzabile: «Entro il primo mese di amministrazione saremo pronti con un cronoprogramma che individui tutti i passaggi tecnici e le opere necessarie a garantire la riapertura».
Il candidato di Pd, Sel, Brugherio è tua!, propone di «riaprire un canale di dialogo con il gestore allontanato (Sport Management ndr) e rinegoziare le condizioni ed i tempi della gestione, anche alla luce del contenzioso in atto (si parla di una richiesta di danni al Comune da 1 milione di euro) e degli abbonamenti non riconosciuti».
Senza illusioni, però: «Ai brugheresi non vogliamo fare promesse rispetto al recupero dei precedenti abbonamenti; l’amministrazione di centrodestra ha già dimostrato che erano promesse irrealizzabili, anche perché il Comune subirebbe una sicura condanna dalla Corte dei Conti. Nessuna promessa, quindi, ma un impegno a valutare le possibilità che si apriranno dalle scelte che faremo rispetto alla gestione della piscina. Il ruolo fondamentale di verifica e controllo del processo resterà all’amministrazione comunale, anche ricorrendo ad enti certificati di validazione».
Le garanzie sul miglioramento della struttura saranno date dal “project financing”, il finanziamento degli investimenti tramite i flussi di cassa della gestione. Detto in altre parole, il gestore si offre di realizzare a sue spese i miglioramenti sull’immobile di proprietà del Comune e ne ottiene in cambio la possibilità di godere di una percentuale (da concordare con l’amministrazione) degli incassi. Con rigorosissimi, sostengono dal centrosinistra, controlli annuali di verifica delle effettive realizzazioni.
Per quanto riguarda la gestione di bar e campi da tennis, calcio, atletica, calcetto, la proposta è di «scorporarli dalla piscina» affidandoli «alle associazioni sportive che da anni operano nel centro, valorizzandone le capacità organizzative e gestionali e responsabilizzandole nella cura degli impianti da loro stessi utilizzati».
Il Centro sportivo di via San Giovanni Bosco e soprattutto la piscina di via Sant’Antonio (affidate finora ad un’unica gestione) sono stati chiusi ben 2 volte nei primi mesi del 2012. A gennaio in seguito a inadempienze, secondo il Comune, del gestore Swim Planet (clicca qui per leggere il servizio su NoiBrugherio del gennaio 2012). E poi ancora a maggio, a seguito della denuncia di carenza di sicurezza effettuata da Sport Management, subentrato nella gestione a Swim Planet che nel frattempo ha dichiarato fallimento (clicca qui per leggere il servizio su NoiBrugherio del maggio 2012).
Oltre all’immaginabile disagio per i cittadini privati della piscina vicino a casa, ne derivò anche un danno economico (quantificato il 300mila euro) per le decine di nuotatori che non si videro rimborsare l’abbonamento già pagato anche per i mesi successivi alla chiusura. Denaro che in qualche modo l’allora sindaco Maurizio Ronchi promise di rifondere (tramite accordi non meglio precisati con il gestore), ma poi di fatto mai restituito anche a causa della caduta della giunta guidata appunto da Ronchi.
Il risultato: piscina ancora oggi chiusa, il Comune in causa contro Swim Planet (che dichiara fallimento) e Sport Management in causa contro il Comune in quanto, sostiene l’azienda, avrebbe taciuto l’irregolarità della struttura (clicca qui per leggere l’articolo sulla richiesta danni di Sport Management )