Salute
Le allergie primaverili. Ce ne parla il dottor Gianfranco Fallacara, farmacista delle Farmacie comunali brugheresi
Con il dottor Gianfranco Fallacara, farmacista che presta la sua opera sia presso la Farmacia Comunale 2 di Piazza Togliatti che presso la Farmacia Comunale 1, parliamo di allergia. Ci spiega cosa è l’allergia e quali sono i farmaci per controllarla.
Dopo aver affrontato nei mesi scorsi come argomenti le malattie invernali, tratteremo un’altra patologia stagionale: l’allergia. Tanti ne soffrono, ma che cosa è?
Innanzitutto direi che non è una patologia stagionale, anche se, raggiunge un picco nei mesi primaverili, quando la natura si risveglia e ci circonda di pollini. L’allergia è una reazione immunitaria, eccessiva dell’organismo, nei confronti di sostanze solitamente innocue.
Come si manifesta?
Il soggetto può presentare occhi rossi e lacrimanti, naso irritato che cola, starnutisce, si prude, la parte del corpo entrata in contatto con la sostanza si arrossa, in alcuni casi si ha difficoltà respiratoria. Nei casi gravi, ma per fortuna rarissimi, si ha shock anafilattico.
Come possiamo prevenirla?
In realtà non la si previene, ma ci sono dei consigli, alcuni dei quali possono sembrare paradossali come quello di evitare di far vivere il bambino in ambienti fortemente igienizzati e come quello di lasciarlo giocare con i gatti, perché il sistema immunitario ha bisogna di essere stimolato. Tra i suggerimenti che potrei dare direi di preferire il mare alla montagna, dove la varietà di piante è maggiore; di bere tanto così le secrezioni nasali non ostruiscono il naso; di evitare il fumo e gli ambienti secchi; di assumere le vitamine B, C e K; di ridurre l’uso di oli vegetali polinsaturi e di allattare al seno il bambino.
Se si ricorre alle medicine quali si trovano usualmente in farmacia?
Innanzitutto mi scuso per i termini tecnici che userò: per irritazione agli occhi abbiamo a disposizione dei colliri contenenti dell’euphrasia che lenisce o dei decongestionanti (agonisti dei recettori adrenergici che creano vasocostruzione) e tolgono il rossore agli occhi o degli antistaminici, o delle lacrime artificiali per creare un film protettivo; per la rinorrea (il naso che cola) ci sono sempre gli antistaminici o gli inibitori del recettore della muscarina (ipatropio), questi ultimi agiscono sulla broncocostizione e sulla produzione di muco, mentre se il naso è chiuso dei decongestionanati. Se tutto questo dovesse essere insufficiente si ricorre alla cura sistemica prescritta dal medico ad esempio con l uso di antistaminici (cetirizina, ebastina) che inibiscono il recettore dell’istamina, la cui produzione eccessiva è la causa delle manifestazioni. Se l’allergia è accompagnata da asma ai classici antistaminici il medico può associare per via orale gli antileucotrieni (montelukast) e per bocca degli spray contenenti o cortisonici che sono potentissimi antinfiammatori o gli agonisti del recettore adrenergico (salbutamolo) per contrastare la broncocostruzione.
Le ultime frontiere sono il vaccino specifico per la sostanza a cui si è sensibili (la si somministra a piccole dosi) e l’omalizumab che è un anticorpo contro altri anticorpi gli IGE, anche questi si riscontrano in modo eccessivo durante le crisi allergiche e sono coinvolti nella liberazione dell’istamina.
Ultimamente si parla tanto di medicina alternativa o naturale, di quali sostanze si tratta?
L’allum cepa quando si hanno secrezioni nasali fluide ed abbondanti; l’apis mellifica quando si ha prurito e palpebre gonfie; il gelsemium per starnuti frequenti e naso che brucia; il rhus tox e l’urtica urens per prurito e l’arsenicum album in caso di crisi acute e violente.
L’uso di questi rimedi viene dato dopo aver individuato il soggetto più opportuno in quanto l’omeopatia tratta il malato come soggetto singolo e non è detto che una cura che va bene per uno è utile per un altro. In conclusione è bene dire che purtroppo l’allergia è in crescita soprattutto nei bambini a causa anche dell’inquinamento, e della vita cittadina che conduciamo. La si riesce a controllare con i farmaci, ma bisogna munirsi anche di tanta e santa buona pazienza.