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Aumentano le tariffe dei centri estivi. Sconti solo per i residenti in città
Riviste le tariffe per la partecipazione ai Centri estivi comunali: costeranno un po’ di più per chi iscrive un solo figlio, ma aumentano gli sconti per le famiglie con due o più figli.
Il servizio che garantisce attività educativo e l’accudimento dei bambini durante il periodo di chiusura delle scuole aveva tariffe invariate dal 2005. L’aumento riguarda il costo unitario di ogni turno monosettimanale, che passa da 54 a 60 euro per ogni bambino delle scuole materne figlio di famiglie residenti e da 58 a 65 per i ragazzi delle elementari e medie residenti.
Rilevante l’incremento per i non residenti: per scuola materna da 65 a 80 la settimana, per gli altri da 65 a 85. Sono però previste delle riduzioni, sia in base al reddito familiare (secondo l’indicatore Isee) sia per chi ha più figli iscritti. In particolare per le famiglie con due figli la tariffa diventa più vantaggiosa: prima infatti erano previsti sconti solo dal terzo figlio (pari al 10% per le rette dalla terza in avanti) ora il 10% si applica a tutte le rette, anche alla prima, se si hanno almeno due figli iscritti. Nessuno sconto per i non residenti.
Le riduzioni per reddito inveve scattano per chi ha Isee tra i 6440 e i 14.600 annui (sconto da 60 a 56 euro per le materne e da 65 a 60 per gli altri ) e per chi ha Isee pari o inferiore a 6.440 (sconto da 60 a 26 euro per le materne a da 65 a 26).
Secondo le proiezioni del comune (sulla base delle iscrizioni dello scorso anno), l’84% degli iscritti pagherà tariffa intera, il 2% quella di prima riduzione; un altro 2% quella di seconda riduzione e infine il 12% pagherà la tariffa non residenti. Le riduzioni per i fratelli interesseranno invece circa il 33% degli iscritti.