Incontro aperto ai genitori della Leonardo sulle dipendenze. La serata è promossa dalla Lampada di Aladino

Una serata dedicata ai genitori delle classi della Leonardo di Brugherio, in cui è stato effettuato il progetto “Nuove generazioni… insolite dipendenze”, allo scopo di favorire un confronto “casalingo” sulla prevenzione, ma anche offrire loro l’opportunità di trovare delle risposte per gestire al meglio il problema delle dipendenze specialmente in una fascia d’età così delicata come può essere quella dell’adolescenza.

L’incontro dunque è rivolto principalmente alle mamme e ai papà i cui figli hanno seguito il progetto, ma anche ai cittadini interessati al tema. L’appuntamento è previsto per mercoledì 10 aprile alle ore 21, presso la sala conferenze della Biblioteca Civica di Brugherio e sarà guidato dalla psicologa Barbara Ardizzone e dall’oncologo Davide Toniolo, che hanno incontrato i ragazzi della Leonardo. Il progetto è stato co-finanziato dall’associazione la Lampada di Aladino onlus e dalla Fondazione della Comunità di Monza e Brianza e proseguirà fino alla fine di maggio come ci spiega Davide Petruzzelli, presidente della Lampada: «Trenta le classi che abbiamo formato e formeremo da qui a fine maggio, data di conclusione del progetto, di cui circa la metà sul nostro territorio; le altre scuole al di fuori. Purtroppo abbiamo avuto qualche problema nella partenza del progetto sul territorio brugherese – ammette Petruzzelli – nonostante fosse a costo zero. Alcune scuole cittadine hanno risposto altre no e quindi questa opportunità verrà offerta ad altre realtà scolastiche al di fuori del nostro Comune e infatti concluderemo in una scuola di Carugate».

L’idea che sta alla base dell’iniziativa portata avanti dall’associazione la Lampada di Aladino è quella di creare una maggiore consapevolezza circa le sostanze stupefacenti, i loro effetti e i danni che comportano a breve e lungo termine, al fine di permettere un rifiuto consapevole davanti alle frequenti proposte di consumo di droghe.

Oggi i ragazzi sono esposti alle sostanze stupefacenti già durante la prima adolescenza e l’ambito scolastico è un buon terreno da cui partire come ci conferma il presidente Petruzzelli: «La scuola è il luogo elettivo dove poter incontrare e informare i ragazzi e quindi siamo partiti proprio da lì nel luogo in cui passano buona parte del loro tempo; ma è soprattutto necessario aprire un dialogo e un confronto con i genitori e con gli adulti perché troppo spesso si sente la frase “siamo sicuri di non avere problemi in casa” ma in realtà, questa sicurezza, esiste davvero? Brugherio non è tanto diversa da altre cittadine di identiche dimensioni; i nostri ragazzi sono esposti a queste sostanze come tutti gli altri. Il problema comunque è poco osservato e anche i genitori spesso non si rendono conto che il loro esempio è fondamentale per la crescita psicologica dei figli. Occorre dunque riprendere non solo i ragazzi ma anche i genitori e favorire l’apertura di un dialogo tra genitori e figli».