Cronaca
I “varchi elettronici”, monitoraggio e antifurto della città
Sono oltre 200mila i veicoli che transitano ogni giorno nel territorio brugherese; circa 9milioni di veicoli al mese. Un dato davvero significativo e che emerge dal rapporto della Polizia locale cittadina sul traffico e il movimento dei mezzi al giorno in città. Il dato è stato rilevato grazie alle registrazioni effettuate dai sette “varchi elettronici bidirezionali”, le telecamere che leggono il flusso dei veicoli in transito in entrata e in uscita da Brugherio, che sono state posizionate nelle principali vie di ingresso della nostra città: via Adda, via Monza, via San Maurizio al Lambro, viale Lombardia, via Guzzina, via Quarto e via Dei Mille.
Per ogni direttrice di marcia è possibile visionare un’immagine di contesto e un’immagine di dettaglio della targa del veicolo. «Al momento sono sette i varchi in funzione in città – confermano dal Comando di via Quarto -, interamente finanziati utilizzando i proventi delle sanzioni amministrative (l’art. 208 del codice della strada obbliga infatti le amministrazioni ad utilizzare in maniera vincolata il 50% delle sanzioni amministrative per determinate aree che riguardano in particolare la sicurezza: integrazione segnaletica, strumenti di sicurezza per il personale, educazione stradale)»; ma l’intenzione della Locale brugherese è quella di poterne installare ancora 8, per un totale di 15 varchi, in modo tale da coprire ogni accesso al nostro territorio. Il sistema predisposto è estremamente efficace e permette di vigilare sul traffico e di intercettare, senza difficoltà, anche situazioni anomale per le quali è necessario effettuare verifiche più approfondite; inoltre è a disposizione di tutte le forze di polizia e in particolare in questo ambito è nata una stretta collaborazione tra Polizia locale e Carabinieri di Brugherio. «Per studiare delle strategie occorre avere dei dati e la conoscenza di un fenomeno – spiega il comandante della Polizia locale Pierangelo Villa – e se si ha la conoscenza del fenomeno allora è possibile elaborare nuove strategie e fino ad ora mancava ogni possibilità in questa direzione.
I dati empirici di cui si disponeva – continua il comandante – altro non erano che piccole rilevazioni mirate e limitate temporalmente in due o tre giorni della settimana e in due o tre fasce orarie; giusto per verificare a grandi linee la movimentazione del traffico; differenziando fra veicoli pesanti, leggeri, due ruote, qualche indagine informativa sull’utenza con origine e destinazione del loro percorso, sempre che, su base volontaria, gli interessati aderissero; quindi di contenuto molto limitato e del tutto momentaneo. Invece ora con il nuovo sistema di rilevazione disponiamo di dati empirici in continuo, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno; percui noi possiamo estrapolare il movimento giornaliero, settimanale, orario, con brutto tempo e bel tempo, nei festivi piuttosto che nei feriali, quando la tangenziale è chiusa o aperta.
Il dato significativo e che ci sconcerta riguarda proprio il numero di veicoli che transitano a Brugherio; io stesso – sottolinea Villa – abbozzavo numeri che ritenevo rilevanti ma che alla luce dei dati reali sono decisamente risibili rispetto a quello che è il riscontro reale. Noi oggi possiamo parlare ragionevolmente, sulla base dei primi sette portali, che non coprono comunque l’intero territorio, di una media superiore ai 200mila movimenti di veicoli al giorno in città e questo risultato apre a qualsiasi ragionamento». È chiaro che, come dice il comandante, «un flusso di traffico giornaliero così elevato amplifica l’argomento perché mette in moto altre considerazioni che vanno prese in esame e tra queste: il problema del consumo delle strade, dell’inquinamento atmosferico dovuto ai gas di scarico ma anche acustico».
«Chiaramente – conclude il comandante Pierangelo Villa – siamo in un contesto urbano in cui le movimentazioni riguardano tutti. Se noi vogliamo ridurre queste 200mila movimentazioni dobbiamo cercare di avere sul territorio un metrò e spostare l’asse del capolinea da Cologno Nord a Concorezzo, Vimercate, il più lontano possibile così avremo una riduzione del traffico e una distribuzione più equa dello stesso. È chiaro che al tavolo di una trattativa sovraterritoriale e sovraprovinciale ci si potrà sedere con degli argomenti che sono solidi e documentabili perché registrati da strumenti di rilevazione attendibilissimi». Oggi i dispositivi in funzione permettono di monitorare anche veicoli meritevoli di attenzione; segnalati anche da altre forze di polizia. I varchi possono essere paragonati dunque ad “una cinta virtuale di mura degli antichi comuni” e il controllo dei passaggi dei veicoli avviene in tempo reale. I vigili non possono dire di più, data la necessaria riservatezza dovuta al non voler rivelare le tecniche investigative, ma già ben più di un caso (tra cui furti e rapine) è stato già risolto grazie alle telecamere.