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Partono a rilento anche in città i saldi di fine stagione. I pareri di alcuni esercenti e dei loro rappresentanti locali

Cronaca

Partono a rilento anche in città i saldi di fine stagione. I pareri di alcuni esercenti e dei loro rappresentanti locali

Sono partiti anche in città lo scorso week end, «con una certa lentezza», sottolineano i commercianti, i saldi di fine stagione e anche se per molti di loro «è un po’ prematuro fare già un bilancio di come stanno andando le vendite», siamo andati a sentire il parere di alcuni esercenti di Brugherio e San Damiano per avere i primi commenti dai diretti interessati. Certamente quello che emerge dalle parole degli esercenti locali è «la preoccupazione che oramai è presente da diversi anni e che rispecchia l’andamento della situazione economica nazionale».
La crisi, lo sanno tutti, ha messo «in ginocchio il ceto medio che non spende perché non arriva a fine mese; inoltre parecchie famiglie sono state colpite dalla cassaintegrazione percui i pochi soldi che restano sono misurati e destinati alle spese più urgenti per l’andamento familiare». Occorre anche dire che «oggi i commercianti non attendono con così tanta trepidazione i saldi perché comunque è da parecchio tempo che nei negozi praticano promozioni e sconti ai clienti». «È prematuro fare un bilancio sui saldi – dice Carla Preziosa, presidente dei commercianti brugheresi – certamente sappiamo tutti che il commercio è legato a come vanno le cose, percui se c’è crisi il nostro settore è colpito. L’andamento è altalenante e questa situazione c’è da diverso tempo».
Anche Massimo Quattrone, presidente dell’associazione commercianti di San Damiano sottolinea: «I negozianti mi hanno confermato di aver avuto un calo del 20% rispetto all’anno scorso e in particolare parlo del settore abbigliamento e calzature». Quindi il clima è quello di sempre con la speranza che la situazione si sblocchi. «I saldi di fine stagione oramai non ci sono più – commenta Giovanni Sangalli, titolare dello storico negozio di abbigliamento cittadino -. Ho incominciato prima a fare promozioni e mi sono dovuto adeguare ai grossi centri che oramai dettano legge in materia. In ogni caso non mi lamento». La signora Elisa del negozio di abbigliamento Strabello ha messo in atto una serie di strategie per affrontare la crisi e «rispetto all’anno precedente ha cambiato merce; ha pubblicizzato le sue promozioni e questo le ha consentito di avere un beneficio nelle vendite. Certamente la crisi ha colpito anche il suo esercizio».
I titolari del negozio Ratti calzature zona San Damiano ci confidano la loro preoccupazione: «Il nostro negozio ha una clientela medio/alta che non compra più. Non c’è la luce negli occhi delle persone. Il nostro esercizio produce anche calzature di sicurezza per le aziende e anche qui avevamo un buon mercato ora ne risentiamo perché le aziende sono in crisi. Abbiamo degli amici commercianti che vendono casalinghi a prezzi calmierati ma nessuno acquista».
Vanessa Laplaca del negozio Al Bottegon di San Damiano che vende abbigliamento, ha espresso la sua opinione per come stanno procedendo i saldi «cerchiamo di inviare messaggi ai nostri clienti con opportunità per acquistare la merce al 30/40% e puntiamo anche ad attirare clienti al di fuori del territorio». Insomma, nonostante si respiri l’aria di crisi e di insoddisfazione, gli esercenti mettono in atto tutte le strategie possibile per far fronte alla situazione.

 

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