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Ronchi: «Alleanze per Brugherio? Solo dopo le Regionali». L’ex sindaco commenta l’accordo Maroni – Berlusconi
La Lega e il Pdl tornano insieme. Lunedì scorso è stata firmata l’alleanza tra Maroni e Berlusconi che sancisce il via libera alla candidatura del segretario federale lumbard alla presidenza della Regione Lombardia. Il Carroccio, in cambio, sosterà il Pdl alle elezioni nazionali, tornando alla vecchia alleanza dei tempi di Bossi. Il “contratto” prevede che in caso di vittoria (improbabile secondo i sondaggi) il premier non sia il cavaliere. Il Pdl propone Angelino Alfano, la Lega Giulio Tremonti. Berlusconi si ritaglierebbe il ruolo di ministro dell’Economia.
Gli effetti su Brugherio
Secondo l’ex sindaco Maurizio Ronchi l’accordo Lega – Pdl per i livelli regionale e nazionale «non ha conseguenze immediate» sulle possibili alleanze del centrodestra di Brugherio. Ronchi spiega che l’accordo regionale è «una scelta necessaria perché la Regione Lombardia è troppo importante per la Lega». L’ex sindaco sostiene che comunque il Carroccio esce politicamente rafforzato, perché il presidente della Regione sarà il leghista Maroni e perché l’accordo «prevede obiettivi fondamentali per la Lega come il mantenimento del 75 per cento delle tasse in Lombardia e la realizzazione della “macroregione del Nord”».
Quanto a Brugherio, Ronchi chiarisce che le decisioni su possibili alleanze saranno prese solo «dopo le elezioni Regionali» (in programma il 24 e 25 febbraio ndr). E ribadisce quanto già dichiarato nelle scorse settimane (vedi qui): «Per noi resta fondamentale non consegnare la città alla sinistra che ha governato disastrosamente per due decenni. E non sembrano avere in mente un nuovo corso, visto che circolano come possibili candidati sindaco i nomi di Troiano e Bolgia, gente che fa politica da vent’anni» (entrambi, per la verità, furono eletti in Consiglio comunale per la prima volta solo nel 2004. Troiano non aveva mai fatto politica prima, Bolgia era stata presidente di Consulta ndr). Per questo Ronchi si dice disponibile al «confronto con tutte le forze che possano contrastare le sinistra». Pdl compreso.
Gli chiediamo se al Pdl ponga delle condizioni o ci siano dei veti su alcune candidature. «Nessuna condizione previa. Gli accordi si fanno sul programma. Solo in un secondo momento si parla di nomi» risponde.
E conclude: «La Lega uscirà rafforzata dalle regionali e la vittoria di Maroni farà da traino anche alle comunali. La buriana dei movimenti civici e dei grillini è un fuoco di paglia: non si può tenere insieme un partito senza un’ideologia di fondo. Basta vedere il caos di Parma. Dove per altro adesso arriva un nuovo centro della Decathlon…».