Comunità Pastorale
«Con noi sui passi dei Magi»: Brugherio attende l’arcivescovo
Brugherio accoglie a braccia aperte il suo arcivescovo.
E’la prima volta di Angelo Scola a Brugherio. Non era mai venuto in questa città nanche prima di diventare il pastore della chiesa ambrosiana.
E grandi sono le attese della Comunità pastorale Epifania del Signore di Brugherio, che entra nel suo quarto anno di vita nel 2013: É importante questo momento in cui la Comunità pastorale si stringerà attorno al suo arcivescovo secondo il parroco, don Vittorino Zoia: «In questo anno della fede -spiega – in cui la visita di un testimone autorevole che è in comunione con tutti gli altri vescovi e il Papa è vissuta e attesa come un’occasione di discernimento nel cammino personale ed ecclesiale, le sue parole saranno per noi un importante stimolo ad andare avanti. Soprattutto in un momento come questo in cui, la coincidenza con questo bell’anniversario legato alla tradizione dei Magi deve essere vissuto da tutti come una importante occasione di evangelizzazione».
Anche i laici, naturalmente, condividono questo senso di attesa per la venuta di Scola. Afferma Rosa Bonissi: «Come un giocatore famoso è tanto atteso dai suoi tifosi, anche per noi l’arrivo del cardinale è una grande gioia: la possibilità di poterlo incontrare di persona e magari di stringergli la mano, è per un cristiano un po’ come vincere una coppa: non capita certo tutti i giorni.
Duemila anni fa i magi sono andati a visitare il Bambino Gesù, e in questi giorni il Cardinale ci viene a fare visita: dobbiamo vivere questo momento come una grazia!
L’anno nuovo è appena cominciato e con questo evento, nell’anno dedicato alla fede, è come avere un trampolino da cui lanciarsi: il salto di qualità nel testimoniare la propria fede è davvero alla portata di tutti se siamo disposti ad aprire il nostro cuore, a donare il nostro tesoro al Bambino Gesù che è nato ancora una volta per ciascuno di noi».
Luisa Vannutelli ritiene un «dono prezioso che nell’anno della fede Brugherio celebri i 400 anni della traslazione delle reliquie dei Magi dal Convento di s. Marcellina alla chiesa parrocchiale. Vi è oggi un estremo bisogno di segni che aiutino il nostro cuore e la nostra mente ad avere una visione della vita aperta alla speranza, alla fiducia nell’altro e credo che il rivedere insieme il significato di una tradizione plurisecolare, cercando di andare oltre gli aspetti esteriori per cogliere il valore di fede, sia sicuramente un elemento di coesione e di unità. Anche se per motivi familiari non riesco a dare un reale contributo alla vita della Comunità pastorale, seguo sempre con attenzione le iniziative proposte , nelle quali trovo un continuo invito alla nostre coscienze ad uscire da una fede individualistica per scoprire la bellezza ed in valore della corresponsabilità di essere cristiani».
E prosegue Vannutelli, che è anche a livello diocesano la responsabile di Rinascita cristiana: «nella sua lettera pastorale l’arcivescovo sottolinea il noi della fede :“ nessuno – dice – si salva da solo, come nessuno può vivere da solo” è un continuo passe-parole che va da persona a persona, di generazione in generazione e di cui tutti siamo responsabili. La Messa vigilare dell’Epifania presieduta dal nostro Arcivescovo, potrà essere per tutti noi un momento di grazia , di riscoperta della attualità ed urgenza di sentirci sempre in cammino, come i Magi, verso Betlemme».
Anche il mondo giovanile si prepara all’arrivo di Scola a Brugherio. Stefano Borgia ammette che: La notizia dell’arrivo del Cardinale Angelo Scola suscita gioia e fermento. Solitamente avviene la circostanza opposta, in cui noi giovani “andiamo dal Cardinale”, in occasione di veglie o altri eventi. Il fatto invece che questa volta sia lui che ci viene incontro assume un significato più profondo: un segno visibile della sua attenzione e vicinanza al cammino di tutti».
Nei giorni scorsi i ragazzi della Comunità pastorale di Brugherio si sonopreparati per organizzare un momento di saluto particolare con uno striscione dedicato all’arcivescovo: segno anche questo del rapporto forte che Scola ha voluto creare fin dal suo arrivo a Milano, con i più giovani: « L’attesa è grande – riprende infatti Stefano Borgia – non ci si accontenta più solo di dottrine e precetti, si cerca l’incontro con persone per le quali il fatto di Cristo è realtà che cambia la vita. Il cardinale è una di queste, tiene molto ai giovani, alle nostre domande, alle nostre vite. E le domande sulla fede sono sempre tante, le risposte da trovare altrettante. Durante questa attesa, nella preghiera, ciascuno può pensare nel suo cuore a cosa di sé porterà davanti al cardinale: una parola, un evento, un affetto, un ricordo.
Per proseguire il cammino che ci porta ad essere “Cercatori di Dio”. Non mancheremo di farlo sentire accolto con la nostra giovane presenza, nella speranza che chiunque altro possa sentirsi parte di questa comunità che cammina passo dopo passo, sulle orme dei Magi».