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Le malattie virali, quali i sintomi. Ce ne parla il dottor Vincenzo Valesi

Salute

Le malattie virali, quali i sintomi. Ce ne parla il dottor Vincenzo Valesi

Malattie virali. Quali sono e in che modo possiamo distinguerle dall’influenza. Il dottor Vincenzo Valesi, medico esperto in medicine non convenzionali e rimedi naturali, ci spiega cosa si intende per malattie virali e che effetti hanno sull’organismo con particolare attenzione ai bambini.

Dottor Valesi, che cosa si intende per malattie virali? Quali sono?

Le malattie virali sono infezioni causate da virus. I virus sono fra le più piccole forme di vita conosciute. Praticamente costituiti da una catena di acido nucleico (Dna oppure Rna), possono vivere solo all’interno di cellule più complesse, animali o vegetali, di cui utilizzano i meccanismi vitali per replicarsi; finché non ne provocano la morte diffondendosi nell’ambiente circostante e infettando altre cellule sane dell’ospite.

Esistono anche altri virus che non provocano la morte della cellula, ma dopo una prima infezione rimangono silenti nel suo nucleo, riattivandosi in particolari condizioni di depressione immunitaria, come i virus della varicella-zoster e dell’herpes.

Che tipo di disturbi provocano?

I disturbi sono legati al tipo di organo prevalentemente interessato; se il fegato potremo avere un’epatite, se la ghiandola parotide una parotite, se il pancreas una pancreatite.

Quelli più attuali sono i virus influenzali e parainfluenzali, che infiammano  le mucose cioè il rivestimento delle vie respiratorie e dell’apparato digerente provocando rinite, faringite, bronchite, gastrite e enterocolite con relative sintomatologie: ipersecrezione e congestione nasale, tosse, nausea, vomito e diarrea, quasi sempre accompagnate anche da un aumento della temperatura corporea (febbre o febbricola).

In che periodo colpiscono maggiormente?

Esistono  virus che hanno una predilezione stagionale, per esempio la primavera, come quelli delle malattie esantematiche dei bambini, altri come i virus influenzali e parainfluenzali, che hanno predilezione per autunno e inverno.

Come si fa a distinguerle dall’influenza vera e propria?     

Se ci riferiamo alle infezioni virali delle vie aeree e digestive che spesso accomuniamo sotto il nome di influenza, una prima distinzione può essere legata al periodo: per l’influenza è caratteristicamente fine di dicembre-primi di gennaio, ma anche febbraio-marzo.

Inoltre  l’influenza vera ha una sintomatologia generalmente più severa, più lunga, e si associa spesso a una profonda spossatezza che può perdurare anche 10-15 giorni dopo  la fine della manifestazione febbrile.

Esistono dei metodi naturali per prevenire queste malattie e per curarle?

I bambini, specialmente quelli più piccoli, hanno un sistema immunitario non ancora completamente rodato, e anche a causa della vita in comunità (asilo, scuola), sono soggetti spesso a recidive. I consigli sono di  evitare che i bambini si espongano a freddo eccessivo e,  per quanto  possibile, un contatto troppo stretto con i malati.

Ci sono degli alimenti/verdura/frutta che rinforzano il sistema immunitario?

In genere un’alimentazione varia e ricca anche in vegetali, verdure e frutti di stagione è sufficiente ad apportare all’organismo tutti i nutrienti di cui ha bisogno, compresi le vitamine e i sali minerali. In particolare nei periodi freddi la natura ci offre quella grande ricchezza rappresentata dagli agrumi, ricchissimi di vitamina C.

In generale quali consigli può dare per affrontare al meglio le malattie virali?

Il consiglio migliore che credo di poter dare alle  mamme, e alle  persone che hanno in atto un’infezione di tipo influenzale o parainfluenzale, è questo: di rispettare il proprio organismo concedendosi, oltre alle cure, il riposo necessario per permettere al sistema immunitario di vincere, come quasi sempre avviene, la sua battaglia contro gli indesiderati ospiti virali; circondandosi di un ambiente caldo e confortevole, non preoccupandosi eccessivamente di stroncare la febbre (che non vuol dire guarigione) espressione di un meccanismo di difesa che contribuisce a dare efficacia all’azione del sistema immunitario.

Di avere anche particolare cura, una volta passata la fase acuta, affinché il bimbo o l’adulto  non siano  stressati da sovraccarichi  di attività sportive, mentali, emozionali, come spesso purtroppo avviene, perché lo stress abbassa le difese immunitarie. Tenendo presente che, salvo nel caso di complicazioni batteriche, non è opportuno l’uso di antibiotici, perché non sono in grado di uccidere i virus, potendo creare invece  sempre  un danno all’equilibrio della flora batterica intestinale, assolutamente ingiustificato nel caso delle malattie virali.

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