Salute
La tosse nei bambini, i consigli della dottoressa Emilia Aleandri
Le mamme sono in allarme quando il bambino tossisce e in particolare si preoccupano pensando alla causa che può aver scatenato la tosse.
Più il bambino è piccolo più è frequente pensare ai pericoli che una tosse continua può comportare.
Per capire come affrontare la situazione senza che si creino inutili paure, chiediamo alla dottoressa Emilia Aleandri, dal febbraio ‘85 presente sul territorio brugherese come prima pediatra di base, indicazioni e accorgimenti per arrivare a risolvere il problema.
Un bambino che tossisce è un bambino che mette in ansia i genitori. Ma la tosse è pericolosa?
Parliamo della tosse come sintomo isolato o prevalente, spesso presente nei bambini che frequentano le comunità, quando vanno incontro a infezioni ricorrenti delle vie respiratorie. È un sintomo a volte fastidioso, ma non bisogna dimenticare che è un riflesso indispensabile e prezioso per la difesa dell’organismo: il bambino tossisce a volte anche frequentemente per espellere il muco. Facciamo un distinguo tra tosse con muco e tosse secca.
La tosse “umida”, “catarrale”, “mucosa” è una tosse buona e utile che non va sedata.
Il motivo per il quale bambini e adulti producono muco è che c’è un’infezione delle vie respiratorie, nella maggior parte dei casi di origine virale. Il muco prodotto dall’organismo ha lo scopo di inglobare i virus che poi verranno espulsi con il colpo di tosse. Contrariamente a quanto si crede al bambino non serve la somministrazione di mucolitici, perché non esistono farmaci che asciugano il muco.
Da studi scientifici è emerso che i mucolitici aumentando l’acqua nel muco e di conseguenza la massa mucosa e la tosse. Ciò nel bambino piccolo, con ridotte capacità tussigene, può essere causa di difficoltà respiratoria anche grave e di vomito vischioso.
Per questo motivo l’Ufficio di Farmacovigilanza dell’Agenzia Italiana del farmaco (Aifa) ha vietato l’uso di mucolitici per via orale e rettale nel bambino al di sotto dei due anni.
L’uso dei mucolitici nel bambino superiore ai 2 anni è possibile, ma l’uso non deve essere protratto e continuato nel caso di persistenza dei sintomi. I sedativi della tosse non vanno somministrati, perché si eliminerebbe l’importante riflesso utile ad espellere la massa muco-virus, con conseguente accumulo e deposito nelle vie aeree e ulteriore rischio di intasamento e soprainfezione batterica.
La tosse mucosa quindi è una tosse buona che va verso il processo di guarigione.
E la tosse secca, stizzosa, abbaiante?
Di fronte a questo tipo di tosse bisogna consultare il pediatra, specialmente se il bambino è piccolo, perché bisogna capirne la causa prima di intraprendere qualsiasi cura: infatti potrebbe essere di origine ambientale, allergica, da broncospasmo (asma o bronchite asmatica), da inalazione di corpo estraneo o semplicemente, anche qui, da un’infezione virale delle alte vie respiratorie.
Pertanto si ribadisce che il più delle volte non sono necessari farmaci, ma è necessario seguire alcune regole di ordine generale, non farmacologiche.
La pediatra consiglia
Quando i bambini hanno la tosse devono bere molta acqua (l’acqua è il miglior fluidificante), succhi, tisane tiepide arricchite con miele, che trasforma la tosse secca in tosse grassa; portare l’umidità ambientale tra il 40 e il 60% con vaporizzatori o vaschette di acqua sui termosifoni, senza sostanze balsamiche che nel bambino possono essere irritanti per le vie respiratorie; tenere fresca la stanza ad una temperatura di 19-20°C ricambiando di frequente l’aria; tenere pulito il naso al bambino lavandolo con soluzione fisiologica più volte al giorno, specialmente prima di mangiare e alla sera prima di andare a letto; lavarsi le mani con acqua e sapone prima e dopo questa operazione; mettere il bambino a dormire in posizione rialzata, semi-seduta, in modo da favorire la respirazione; prima di farlo addormentare dare un po’ di latte caldo con il miele; assolutamente non fumare in casa neppure al di fuori della stanza dove dorme il vostro bambino; non somministrare sedativi al bambino sotto i sei anni senza aver consultato il vostro pediatra; non somministrare antibiotici se non sono stati prescritti dal medico; se il bambino non vuole mangiare, non insistere, ma somministrare liquidi.
Su tutto è necessario controllare lo stato del bambino, soprattutto se piccolo e consultare il pediatra urgentemente quando insorge difficoltà respiratoria, o abbattimento delle condizioni generali,o se c’è febbre alta da qualche giorno. Con queste note, forse anche la tosse vi apparirà meno pericolosa.