Cronaca
Depredava le auto, preso dalla Polizia locale
Arrestato un cittadino moldavo di 22 anni dopo un concitato inseguimento da parte di due agenti della Polizia locale.
Il giovane M. I., residente a Milano, è stato fermato da due agenti della Polizia locale dopo aver rubato da due macchine posteggiate in zona Baraggia, una Golf e una Touran, due impianti stereo multifunzione (cioè composti da stereo, navigatore, telefono ecc.) del valore di circa quattromila euro.
La vicenda risale a lunedì 5 di novembre intorno alle ore 15. Una pattuglia della Polizia locale transitava nei pressi della zona industriale di via Santa Margherita; i due agenti si sono accorti che un ragazzo stava scappando inseguito da due persone. Grazie all’intervento di un complice, il giovane è salito in sella ad una moto e si è dato alla fuga. Gli agenti hanno immediatamente azionato il lampeggiante e si sono messi ad inseguire la moto. Nonostante la pattuglia abbia in ogni modo intimato ai due di fermarsi, la fuga dei due giovani non si è arrestata ed è poi proseguita a piedi.
Gli agenti hanno quindi rincorso i due uomini e ne hanno raggiunto uno. Tra i vigili e l’inseguito c’è stata una colluttazione. Uno ha subito lesioni al polso e alla mano mentre il collega al volto e alla schiena. Il giovane è stato tratto in arresto. I reati contestati sono: furto aggravato (anche la moto su cui viaggiava era rubata), rapina, ricettazione, violenza a pubblico ufficiale, resistenza e lesioni (perché il malvivente aveva avuto prima della fuga anche una colluttazione con uno dei proprietari della macchina).
Lo straniero è stato perquisito dagli agenti e portava una serie di indumenti e fasce elastiche anti urto, per non farsi del male durante la fuga; si tratta quindi di persone che sanno come muoversi in questi casi.
La merce rubata è stata interamente recuperata e restituita ai legittimi proprietari. Gli uomini di Villa hanno trovato nelle tasche del fermato anche arnesi da scasso.
Ora le indagini sono in corso e fanno sapere dal Comando di via Quarto che sono a buon punto anche per l’identificazione dell’altro complice.