Cronaca
Viaggio nel canile di Monza, casa e affetto per 1.600 cani e gatti
di Greta Joyce Fossati
Un luogo sicuro ed accogliente. Un luogo che fa venir voglia di portare tutti gli animali a casa propria. E non sono certo pochi: il canile di via San Damiano ospita infatti circa 50 cani e 60 gatti fissi. Transitano anche, ogni anno, 600 cani e 1000 gatti che poi trovano nuove famiglie grazie al lavoro quotidiano dei 200 volontari e quattro dirigenti fissi. Si trova in territorio monzese, ma è competente anche per Brugherio: il nostro comune concorre alle sue spese con 22mila euro annui (al momento, per questioni burocratiche e di fatture imprecise, ci sono dei ritardi nel pagamento della quota, ma il Comune afferma che sarà presto saldata).
Cani, gatti, tartarughe, rapaci, ricci e anche un boa
Chi entra nel canile, si trova davanti tanti altri animali: tartarughe, criceti e conigli. Con la stagione invernale vi sono anche dei rapaci e ricci che necessitano di cure e che vengono poi rimessi in libertà. Non mancano anche ospiti particolarissimi: all’inizio di febbraio, qualcuno ha lasciato un boa in una scatola davanti alla struttura. Un serpente lungo un metro e venti, di tre chili, che i primi esami hanno rilevato avere la polmonite e un problema di muta dovuto alla cattiva alimentazione. «Il fatto che lo abbia lasciato davanti al canile – spiegano dalla struttura – con la certezza che comunque sarebbe stato trovato e curato, non giustifica l’abbandono: avrebbe potuto benissimo portarlo di persona e, spiegando le motivazioni, optare per una cessione dell’animale».
Per ogni animale un programma specifico
Un vero e proprio programma viene organizzato per ogni area ed animale: i cani appena arrivati devono stare sotto osservazione nel centro sanitario. Dopo dieci giorni, se i proprietari non si presentano a reclamarli, il canile diventa la loro nuova casa animali e comincia per loro un vero e proprio programma per l’adozione. I volontari vanno alla ricerca di una famiglia accogliente tramite il sito Enpa e la pagina Facebook. Ogni ospite del canile dispone di una propria scheda contenente una descrizione e le principali caratteristiche. Mentre gli animali soggiornano nel centro si rendono loro accessibili appositi spazi con i giochi, una parte interna ed esterna. Vi è poi un’area apposita per i veterinari ed un’area per la riabilitazione in caso gli animali debbano essere operati.
Riva: «Oggi i giovani sono più sensibili al tema»
Giorgio Riva, direttore del centro descrive così l’attività interna: «L’Enpa lavora dal 1983. In questi anni si è fatto molto: prima di tutto i canili sono diventati pubblici ed è qualcosa di rivoluzionario. L’apertura stessa alle persone offre maggiore possibilità di salvezza per gli animali. Dalla grande e generale mancanza di conoscenza di 40 anni fa si è passati alla maggiore sensibilizzazione di oggi che si vede soprattutto nelle generazioni più giovani. La maggior parte dei volontari ha tra i 20 e i 35 anni. Si lavora sulla prevenzione anche con dei veri e propri programmi per le scuole dei 15 comuni che aiutano il centro e che si trovano tutti nelle zone limitrofe di Monza e Milano, tra cui Brugherio. Sono nate poi iniziative come quella di “Tutti matti per i gatti” in programma per la serata del 17 in sala conferenze del centro lavoro con una mostra, programmi e video».
Aumentare i collegamenti con il territorio
Sono in vista anche miglioramenti alla struttura, aggiunge il direttore: «Oltre a diversi lavori, vorremmo potenziare i mezzi pubblici nella zona affinché sia più facile arrivare al centro, magari con un vero e proprio servizio di navette. Nel tempo sono state attuate delle collaborazioni con altre associazioni sul territorio affinché siano possibili maggiori probabilità di adozione». Diversi i brugheresi volontari nel centro. Tra questi Tatiana Scalcon, che ci ha accompagnato tra gli animali del canile. Impegnata da diversi anni, consiglia a tutti quest’esperienza: «Ti affezioni davvero tanto a tutti gli animali e spesso capita di rimanere oltre l’orario previsto.Ti adoperi per l’accoglienza affinché si possa curare chi è stato abbandonato da chi doveva invece prendersi cura ed educare i propri animali».
Sostenere il canile o diventare volontari
Il servizio di volontariato prevede almeno un turno settimanale di quattro ore. Il canile può ricevere aiuti anche con le “adozioni a distanza”, che permettono di prendersi cura di un animale entro il centro con un contributo di 90 euro l’anno, oppure portando viveri: consultando il sito si può sapere che cosa è più necessario.
Il canile è aperto al pubblico tutti i pomeriggi (tranne il mercoledì e i festivi, domenica solo per visite) dalle ore 14,30 alle 17,30. Si trova in via San Damiano 21, traversa di viale delle Industrie.
contatti: 039.835623
canile@enpamonza.it
gattile@enpamonza.it