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Troiano: «Accordo con Sel, ma senza ideologie. Non ci sarà il registro della coppie di fatto»

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Troiano: «Accordo con Sel, ma senza ideologie. Non ci sarà il registro della coppie di fatto»

Marco Troiano, 38 anni, è il candidato sindaco del centrosinistra a Brugherio

L’alleanza con Sel senza punti del programma «ideologici» come il registro comunale per le coppie di fatto, preoccupazione per la possibile «dispersione dei voti» con le tante liste civiche ma anche la mano tesa ai promotori di alcune di queste per un confronto sui punti del programma e per non escludere a priori una collaborazione. Non li cita, ma è chiaro che si riferisce a “Uno sguardo oltre” e anche alla “Lista civica per Brugherio”. Sono alcune delle idee che emergono da questa intervista con Marco Troiano, candidato sindaco per il Pd, lista “Brugherio è tua” e Sel alla elezioni di maggio.

Troiano, come commenta i risultati del recente voto?
Naturalmente siamo delusi: ci aspettavamo un risultato nazionale più favorevole e speravamento anche per la Regione. Ora vediamo cosa succederà. Penso che formulare alcuni punti di un programma basilare e vedere chi ci sta ad assumersi le proprie responsabilità, come ha fatto Bersani in questi giorni, sia la scelta giusta per il Paese.

Nell’esito delle urne vede qualche indicazioni sul voto del prossimo maggio a Brugherio?
Nel voto delle Regionali, quello più paragonabile alle amministrative, il Pd diventa il primo partito di Brugherio (con il 27,3% dei voti, ndr). Ciò ci rende orgogliosi e ci conforta: in una campagna elettorale dedicata solo al Comune potremo concentrarci unicamente sui temi che riguardano la nostra città, come per altro stiamo facendo da tempo con la nostra proposta civica. Certo, i numeri dicono che un centrodestra locale che tornasse unito avrebbe ancora carte da giocare, ma alla luce delle accuse che i suoi diversi esponenti si stanno lanciando in questi giorni (vedi qui) mi pare molto difficile un’alleanza. Del resto sarebbe paradossale che si presentasse la stessa squadra che dal giorno dell’elezione non ha mai smesso di litigare e che ci ha portato al commissariamento.

State lavorando al programma di una coalizione che comprende anche Sinistra ecologia e liberta (Sel), partito che alle regionali ha preso solo il 2,2% dei voti. Vale la pena spostare a sinistra l’asse della coalizione per così pochi voti?
La certezza sulle alleanze arriverà con la stesura del programma. Però ci sono tutte le condizioni per lavorare con Sel. Innanzitutto perché insieme abbiamo già condotto alcune concrete battaglie dall’opposizione. La più importante è stato il “no” al progetto urbanistico per il centro città chiamato “Porta delle torri”, che abbiamo sventato (per ora) anche con una partecipata raccolta firme. Ma importante anche il lavoro congiunto per avanzare proposte sul Pgt: abbiamo un’idea condivisa di come dovrà essere la città di domani. Insomma, l’accordo con Sel non è a prescindere dai contenuti, non è un gioco di segreterie, non è ideologico. È condivisione delle priorità per la città: scelte pratiche di cui Brugherio ha urgente bisogno.

Ma nel programma nazionale del partito di Vendola c’è il riconoscimento delle coppie di fatto. Ci sarà un registro civico per le persone conviventi anche a Brugherio?
La risposta secca è no. Proprio perché sarà un programma molto concreto. Quella è invece una questione reale su cui deve discutere il Parlamento nazionale. A livello locale un registro di questo tipo non garantisce nessun diritto concreto ai cittadini, è pura ideologia. E Sel ha concordato con noi questa linea. La nostra città invece ha ben altre priorità.

Avete già definito, in caso di vittoria, possibili ruoli di responsabilità accanto a lei primo cittadino? Chi potrebbe essere il vicesindaco, chi in giunta?
No. È ancora presto. Siamo concentrati sul programma che stiamo realizzando incontrando tante realtà cittadine, dall’associazionismo al mondo delle imprese.
Preoccupato per il drenaggio di voti alle comunali da  parte delle numerose (forse anche quattro o cinque) liste civiche che potrebbero correre ciascuna da sola con un suo candidato? Oltre a quelle in appoggio ai candidati (sicura una per lei e una per Ronchi). I partiti hanno molto deluso…
Ho molto rispetto per tutti i candidati e tutte le liste che pensano di proporsi. Che mi preoccupa per Brugherio è la possibile dispersione, che faccia perdere di vista il confronto puntuale sui grandi bisogni di Brugherio. Molte di queste liste nascono come reazione ai partiti, in qualche caso non senza ragione. Ma sono convinto che nel Pd c’è anche spazio per una proposta di tipo civico, cioè legata solo ai temi specifici della città.

Insomma, lei vuole dire, non è che i partiti per forza sono il male e le liste di cittadini il bene assoluto…
Esatto. Il punto sono i contenuti, le proposte. Il Pd ha pubblicato un elenco di questioni per noi basilari. Mi sembrano proposte ragionevoli e molto legate a Brugherio. In qualche caso magari anche scontate e quindi andranno declinate in scelte concrete. Però non sono imposte da Bersani… Ci possiamo ritrovare su questi punti? Possiamo approfondirli ancora di più insieme? Tra i promotori di alcune liste civiche vedo persone ragionevoli, che hanno al cuore il bene della città. A loro dico: possiamo entrare nel merito delle questioni e capire se non ci sono spazi di incontro su questi temi?

E poi lei dovrà vedersela con il Movimento 5 stelle, che ha già mandato ko “il vincitore” Bersani. A Brugherio, per le regionali, hanno preso il 17%. Più del Pdl. Preoccupato?
Il M5s ha la possibilità di fare un buon risultato a Brugherio, anche per le proposte e le iniziative che ha attivato. Con i loro militanti ci siamo parlati quando eravamo fianco a fianco ai banchetti e ci siamo confrontati su alcune questioni. Sono portatori di temi su cui si deve ragionare, ma che non sono loro esclusiva. Anche la modalità di lavoro partecipata e la trasparenza non le propongono solo loro: il Pd ha un blog (www.pdbrugherio.it) sul quale racconta tutti i giorni cosa succede e dove mettiamo a disponizione i documenti, ma proviamo anche a spiegarli. C’è un primo tempo, quello delle elezioni, in cui si avanzano tante proposte. Ma poi viene il secondo tempo, quello in cui si deve governare: se i cittadini affideranno a noi questo compito, saremo in grado di accogliere tutte le proposte valide. Dispostissimi a lavorare con tutti. Lo abbiamo già dimostrato anche dall’opposizione. E nei regolamenti metteremo delle garanzie per le minoranze.

E allora parliamo di cose concrete. Quali sono le priorità nel programma?
Non possono che essere il lavoro, le questioni sociali e la riduzione dell’Imu. L’elenco completo delle questioni cui stiamo lavorando è sul nostro blog in internet. Il lavoro è il punto di partenza: le associazioni di volontariato ci confermano che la disoccupazione si porta dietro le difficoltà a pagare l’affitto, la morosità alla refezione scolastica, le bollette scadute…

 

Il Comune di Brugherio

Ma sul lavoro il Comune ha poche competenze!
Paradossalmente è così. Ma ci sono provvedimenti che si possono adottare: il miglioramento di uno Sportello lavoro che non ci metta tre mesi per compilare un curriculum, la collaborazione con l’Afol (Agenzia formazione orientamento lavoro ndr), il coordinamento tra associazioni per la gestione insieme dei pochi fondi che ha il Comune. E ancora: un bando della mensa scolastica che permetta di ritoccare i criteri dell’Isee se la condizione di una famiglia sta peggiorando… E poi naturalmente l’Imu. Ovviamente non possiamo perdere di vista l’equilibrio di bilancio, ma il programma del Pd prevede un rimodulamento della imposta sulla casa che faccia pagare di meno a chi ha meno e appartiene a fasce più deboli.
Poi ci sarà da ripensare il Pgt, perché emerga una strategia per la città: idee per i servizi, le imprese, la viabilità. Ancora: presenteremo un progetto per riaprire il Centro sportivo comunale, iniziative per ogni singolo quartiere, idee per la trasparenza e per far risparmiare soldi al Comune, da usare per la città.

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